Arte e cultura

Il re della Crypto-Arte è siciliano: Matteo Mauro e le sue opere digitali da record

Matteo Mauro è nato a Catania, ed è stato “adottato” dalla città di Londra, ma non dimentica la sua terra. Oggi è il “re” della Crypto-Arte, corrente che ha dato vita a un mercato da 24,9 miliardi di dollari. La sua storia e tutto quello che c’è da sapere sul settore di cui è diventato un simbolo internazionale.

La crypto-arte di Matteo Mauro

«Ho lasciato l’Italia per inseguire i miei sogni e progetti. Oggi mi sento un cittadino del mondo, che lo esplora e lo racconta con la sua arte», spiega Matteo a Forbes. Il suo ambito è quello della crypto-arte, un segmento che sta rivoluzionando il mondo artistico: soltanto nel 2021 il mercato ha raggiunto vendite per 24,9 miliardi di dollari.

Dietro il successo di Matteo Mauro non manca lo “zampino” della Sicilia: nelle sue opere, infatti, rappresenta le tradizioni della sua terra. Così ha saputo imporsi tra i protagonisti di questa corrente. Un suo “NFT” (non-fungible token) è passato da un valore di 400 dollari a uno di 35mila in appena un anno. Si tratta di opere non fungibili e l’artista siciliano è l’unico del settore ad aver partecipato a MiArt, la Fiera Arte Milano.

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Un articolo su Cryptonomist, pubblicato lo scorso 25 aprile, segnala il suo record per la vendita della collezione NFT di “Four Elements”, il progetto artistico di Micromegalic Inscriptions. La collezione è formata da 4 opere d’arte nel formato di Non Fungible Token, che rappresentano Aria, Acqua, Fuoco e Terra. Al momento della scrittura, ha venduto su SuperRare le opere di Fire, Water e Air a 12 ETH l’uno (oltre 35mila dollari), affermando il suo nuovo record, che supera i 100mila dollari.

Attraverso diverse tecniche digitali di rappresentazione le sue linee, ordinate con un particolare algoritmo, creano un affascinante effetto luce-ombra. Matteo, classe 1992, spiega: «La crypto-arte è l’arte che non si deposita fisicamente su un supporto materiale ma su uno virtuale. A livello concettuale è un nuovo modo di intendere e fruire l’arte, in primis digitale. Un’opera crypto rappresenta molto di più di una semplice tendenza di mercato, è una vera e propria rivoluzione del settore artistico. Raccoglie al suo interno vari generi stilistici ben distinti, quindi non è associabile a un movimento estetico unico».

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Il mercato che vede protagonisti gli artisti Blue Chip, cioè rappresentati dalle gallerie più importanti del settore, è cresciuto del 300%. Un successo legato al certificato a prova di manomissione, generato dalla blockchain, che afferma l’unicità dell’oggetto, collegandolo a chi lo ha creato.

La crypto-arte creata in Italia è molto apprezzata e collezionata in tutto il mondo. Le opere di Matteo Mauro sono già presenti in musei come il Meamdi Barcellona o il Songyang Museum Contemporary Art di Spring in Cina. Gli artisti italiani piacciono perché conciliano un ambiente contemporaneo e un modo classico di fare arte.

Nei suoi lavori, l’artista siciliano inserisce un valore aggiunto e cioè tutta l’arte, la bellezza e la tradizione della sua Isola d’origine: la Trinacria. Non solo, dunque, porta l’essenza delle origini all’interno delle sue creazioni, ma si fa anche portabandiera della creatività italiana all’estero.

«Non penso che la Crypto-Arte sia un movimento che punterà a sostituire il mondo del fisico – ha detto Mauro in un’intervista rilasciata ad AdnKnronos qualche mese fa – ma, sicuramente, ad affiancarlo. Non vedo una sfida tra i due ma una simbiosi, in un mondo sempre meno materiale e più virtuale».

La sua è una forma d’espressione estremamente innovativa, che cerca sempre nuovi linguaggi, utilizzando vecchi e nuovi metodi di creatività, anche grazie all’ausilio di diverse tecniche digitali di rappresentazione. Le sue sono opere di un “cittadino del mondo” che non ha mai dimenticato – e non dimenticherà mai – la Sicilia.

Redazione