Scoperti, a bordo di automezzi refrigerati diretti al porto di Palermo per l’imbarco, vari esemplari di pesce spada, tonno rosso e altri prodotti ittici per la maggior parte risultati privi della documentazione attestante la loro provenienza. I militari della Capitaneria hanno accertato che si stava tentando di vendere, ad una ditta del centro Italia, parte del tonno rosso attraverso l’emissione di false fatture di tonno “alalunga”, utilizzate per immettere sul mercato un prodotto la cui pesca e commercializzazione è fortemente limitata dalla legislazione comunitaria per preservare gli stock ittici. L’accertamento ha portato alla denuncia per frode nell’esercizio del commercio nei confronti del titolare, un 54enne G. F. , di una nota ditta di Marsala che aveva emesso la fattura.
Notificati ai titolari delle società di autotrasporto coinvolte sanzioni amministrative di circa 30mila euro per detenzione di prodotto ittico vietato, mancata tracciabilità e commercializzazione di tonno rosso in assenza del documento di cattura.
Foto di Rosario Di Giorgi