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MESSINA – La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sulla morte di una ragazza di 23 anni, J. M., trovata senza vita nella sua abitazione dove viveva con uno zio e un nipote di 14 anni. Secondo quanto riferito dai familiari, la giovane sarebbe andate più volte in diversi ospedali perché aveva forti mal di testa, ma dopo degli esami sarebbe stata sempre rimandata a casa. 

Una storica che purtroppo si ripete ciclicamente. Nei giorni scorsi, infatti, la procura della Repubblica di Ragusa ha aperto un fascicolo sulla morte di una donna di 56 anni di Pozzallo (Ragusa), Maria Occhipinti, ricoverata nell'ospedale di Modica per aver accusando sintomi di una sospetta colica renale. La donna in un primo momento si è recata presso il presidio territoriale di emergenza di Pozzallo dove veniva confermata la diagnosi; per le analisi del sangue, poi, veniva trasferita a Modica. Gli esami di laboratorio hanno confermato la prima diagnosi e così dopo le prime cure, la donna è stata dimessa.

Il giorno dopo Maria Occhipinti ha accusato un nuovo malore nella propria abitazione ed è caduta a terra. Inutile la corsa al pronto soccorso dove la donna stavolta è giunta cadavere per una probabile emorragia cerebrale. Sarà l'autopsia ad accertare se c'è connessione tra i due avvenimenti.