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È ancora in prognosi riservata la donna di 83 anni aggredita nella sua abitazione di via Empedocle Restivo, a Palermo. Il muratore Domenico Federico ha confessato di averla colpita con un paio di forbici, dicendo di aver agito in preda a un raptus: "Quando le ho tappato la bocca con la mano – ha spiegato al gip Nicola Aiello – mi ha morso e lì no ho capito più nulla. Ho preso le forbici e l'ho colpita".

La donna si era accorta che dalla sua casa mancava un borsello con soldi e documenti e ha subito sospettato degli operai che aveva eseguito alcuni lavori. Ha chiamato il muratore e poco, Federico è arrivato nella sua abitazione, insieme a una donna e un altro uomo, adesso indagati. I tre, dopo l'aggressione, sono fuggiti.

L'anziana, prima di perdere conoscenza, ha detto agli investigatori della squadra omicidi:  "È stato il figlio di Totò il muratore". Così sono partite le indagini, che in poche ore hanno portato al 22enne di Belmonte Mezzagno. Il gip ha convalidato il fermo e adesso deciderà sulla misura cautelare.