Dopo il clamore generato dall'inchiesta relativa al primario Matteo Tutino, l'ospedale Villa Sofia di Palermo torna a far parlare di sé sulle pagine di cronaca. Stavolta si tratta di una inquietante incursione nelle stanze di due medici, Milly Giaccone e Dorotea Acquaro.
Lunedì, Milly Giaccone, figlia del professore di medicina legale assassinato dalla mafia, appena arrivata ha trovato a soqquadro la propria stanza di dirigente medico dell'Unità operativa Politiche del personale e Comunicazione. Il responsabile del raid ha abbassato le telecamere di videosorveglianza, e questo dimostra che la sua incursione era stata studiata in ogni dettaglio: c'erano cassetti aperti, armadi forzati, archivi messi sottosopra, resti di cibo sulla sedia, tovaglioli di carta e bicchieri usati; per finire, un paio di forbici lasciato in bella mostra.
Pare che nulla sia stato portato via. La stessa scena si è presentata agli occhi della dottoressa Acquaro, la cui stanza si trova nello stesso corridoio.