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È sempre più acceso il dibattito sulle misure annunciate per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, non ha nascosto il suo disappunto, spiegando di ritenere alcune delle misure contraddittorie.

Oggi, intervenendo su RadioUno Rai, ha spiegato: «In una lettera a Conte chiediamo di riaprire, pur nel massimo rispetto delle regole, diverse attività. Vogliamo capitalizzare questo risultato dei bassi contagi che è frutto di un gioco di squadra tra le autorità regionali e la comunità siciliana».

Il presidente della Regione ha portato l’attenzione sui risultati raggiunti dalla Sicilia, che ha arginato i numeri del contagio. «Siamo stati i primi a dire ‘chiudiamo la Sicilia‘ e abbiamo fermato il 94% del traffico ordinario – ha detto -. Possiamo, per questo giocare una bella partita sul turismo, sapendo di potere garantire in sicurezza un turismo autoctono, che muove comunque milioni di persone».

«Stiamo consentendo agli stabilimenti di fare la manutenzione e regaliamo alcune notti in albergo e visite guidate», ha aggiunto, spiegando le misure messe in atto per fronteggiare la crisi economica.

«Se arriviamo entro il mese di maggio a zero contagi noi chiederemo al governo nazionale di riaprire la Sicilia».

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