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01Sarà presentata domani, sabato 24 gennaio 2015, alle ore 10,30 a Palazzo Platamone di via Vittorio Emanuele 121, la Nave ospedale Elpis che andrà in soccorso dei migranti sul mar Mediterraneo per proseguire poi la sua missione in Madagascar.

 

Saranno presenti il presidente dell’Associazione  “Elpis  Nave Ospedale Onlus”, dottor Giancarlo Ungaro, la vice presidente dott.ssa Rosalba Caizza, l’assessore comunale ai Saperi e alla Bellezza condivisa, Orazio Licandro. Alla conferenza stampa parteciperanno anche gli studenti dell’Istituto statale di Istruzione Politecnico del Mare.

 

“Elpis Nave ospedale onlus” affonda le proprie  origini  nell’Associazione “Trapani per il Terzo Mondo” Onlus,  già da anni operativa in vari ambiti  socio-solidaristico-sanitari, alla quale succede per l’organizzazione e la messa in opera  dell’attività strettamente  sanitaria.

 

Per sostenere le attività della nave, a Catania si stanno organizzando due serate di beneficenza:  giorno 24 gennaio 2015, alle ore 20, l’associazione “Medici in Vena” terrà uno spettacolo teatrale “Non solo Ippocrate”  al Teatro Sangiorgi, via Antonino di Sangiuliano 233, Catania.

Giorno 25 gennaio 2015, alle ore 20, il coro polifonico Imago Vocis terrà un concerto diretto dal maestro Salvatore Resca nella chiesa di San Domenico in via Santa Maddalena 80, Catania.

L’iniziativa gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Catania, dell’Autorità portuale di Catania, del Comune di Catania, dell’Ordine dei Medici di Catania, dell’azienda ospedaliera Policlinico di Catania.

 

La nave ospedale era un vecchio rimorchiatore russo trasformato in una unità navale provvista di sala operatoria polispecialistica, di laboratorio analisi, farmacia, emoteca e di altra strumentazione per la diagnostica, oltre  che  tende  pneumatiche ed  attrezzature da campo. Opererà con la partecipazione di volontari di diverse figure professionali e tecniche, e verrà impiegata  in missioni sanitarie, a carattere prevalentemente chirurgico ma contemplante anche la prevenzione primaria, la formazione e la ricerca scientifica,  sia nell’ambito della cooperazione con i Paesi a basso reddito, che  in occasione di emergenze  di varia natura.