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Un nigeriano di 25 anni è stato fermato per tratta di persone e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, con l'aggravante di aver agito minacciando le vittime tramite il rito religioso-esoterico del voodoo. Il fermato è avvenuto il 6 aprile scorso a Biella su delega della Procura di Catania. In concorso con altre persone non ancora identificate in Nigeria e in Libia, il 25enne avrebbe fatto affrontare il viaggio alle sue vittime, soprattutto ragazze minorenni, sotto il controllo di criminali che le avrebbero sottoposte a privazioni e violenze. Una volta giunte in Italia, le giovani sarebbero state immesse in un circuito di sfruttamento della prostituzione.

L'indagine è nata dalle dichiarazioni rese nel novembre 2017 alla commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale da una ragazza minorenne giunta nel porto etneo nell'ottobre dell'anno prima. La giovane ha raccontato di essere stata reclutata dal connazionale, che viveva già in Italia. L'uomo le avrebbe proposto di raggiungerlo, facendosi carico anche delle spese di viaggio. Giunta sul territorio nazionale, la giovane avrebbe iniziato a subire le minacce. 

Le intercettazioni telefoniche inoltre hanno consentito di accertare che il 25enne, tramite un fratello residente in Nigeria, avrebbe provveduto a sottoporre la giovane a un rito voodoo perché, giunta in Italia da più di un anno, non si era ancora allontanata dalla struttura di accoglienza e non aveva iniziato a saldare il suo debito e non risultava rintracciabile telefonicamente. Dopo aver rintracciato il fermato in una struttura di accoglienza a Biella, le forze dell'ordine hanno accertato che nel suo cellulare era memorizzato il numero della giovane vittima, registrato però con un nome inesatto.