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Paolo Cugno, l'operaio di Canicattini Bagni che ha confessato l'omicidio della compagna Laura Petrolito, ha fatto scena muta davanti ai giudici: ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giovane, che oggi compie 27 anni, è stato posto in stato di fermo dai carabinieri nella giornata di domenica, deve rispodere dell'accusa di omicidio e si trova rinchiuso nel carcere di contrada Cavadonna.

Il gip del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, si è recato all'interno del penitenziario, ha convalidato il fermo e confermato la misura cautelare. Stando a quanto ricostruito dai militari dell'Arma, avrebbe accoltellato la compagna 20enne sabato sera, al culmine dell'ennesimo litigio, quindi avrebbe cercato di nascondere il corpo in un pozzo artesiano, nelle campagne che si trovano tra Noto e Canicattini Bagni.