Scopri la storia dell’Oratorio dei Bianchi a Palermo, un luogo carico di fascino e storia, con i suoi affreschi e le sue opere d’arte. Leggi il nostro articolo per conoscere le sue origini, la sua architettura e le sue curiosità.
Storia dell’Oratorio dei Bianchi
L’Oratorio dei Bianchi a Palermo è un luogo storico e di grande fascino, situato nel cuore della città. Costruito nel XVII secolo, il complesso architettonico ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Originariamente, l’oratorio venne edificato per accogliere l’omonima Confraternita, fondata nel 1624.
Architettura dell’Oratorio dei Bianchi
L’Oratorio dei Bianchi si presenta con una facciata barocca, con un portale sormontato da un timpano spezzato e due nicchie laterali contenenti statue di santi. All’interno, il complesso è costituito da una chiesa e da una serie di ambienti destinati alle attività della Confraternita. Tra le opere d’arte presenti all’interno dell’Oratorio, si segnalano gli affreschi di Giuseppe Velasco, che decorano la cupola della chiesa.
Curiosità sull’Oratorio dei Bianchi
L’Oratorio dei Bianchi è stato oggetto di diverse leggende e curiosità nel corso dei secoli. Si narra, ad esempio, che il complesso sia stato costruito sui resti di un’antica necropoli romana. Inoltre, si dice che il nome “Bianchi” derivi dal colore degli abiti indossati dai confratelli, ma anche dalla particolare tonalità della calce utilizzata per la costruzione del complesso.
Per informazioni su orari di apertura e biglietti, c’è la scheda del sito del Comune di Palermo qui.