Ai lati del manifesto che racconta di quel sacrificio ci sono due corone di fiori, una da parte del presidente della Regione e l’altra del Comune di Palermo. Per espresso volere dei familiari non ci sono lapidi di marmo, ma una scritta sul muro che ogni anno viene ridipinta dalla figlia di Libero, Alice. Accanto alla vedova, Pina Maisano Grassi, e ai figli, Davide e Alice, ci sono i volontari del comitato Addiopizzo e dell’Associazione Libera.
Un applauso della piccola folla radunatasi in via Alfieri, poche le persone affacciate ai balconi, pochi i cittadini, mentre tra i rappresentanti di istituzioni e associazioni erano presenti, tra gli altri, il questore Maria Rosaria Maiorino, Giuseppe Catanzaro, vicepresidente di Confindustria Sicilia, Roberto Agnello, assessore regionale al Bilancio, Giovanna Marano assessore comunale alle attivita’ produttive, Gregory Buongiorno, presidente Confindustria Trapani, il rettore Roberto Lagalla, il commissario antiracket Santi Giuffre’, il prefetto Francesca Cannizzo, il magistrato Leonardo Agueci, il parlamentare Beppe Lumia, Rosanna Montalto, Tano Grasso, presidente onorario della Fai.
Serena Freni
Strettoweb