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01Dalla conca d’oro città giardino arabo normanno in stile fatimita  detti riyad e agadal.
Al degrado urbano e selvaggio dell’odierna città di Palermo.
 
Ha inizio il mio più tormentato viaggio d’immagini, e ogni istante provo un continuo colpo al cuore, e una sofferenza senza limite.
Comincio questa cronaca quotidiana, illustrando la storia inquietante dei rifiuti urbani nell’anno 2013, in pratica nel terzo millennio.
Questa e una delle poche metropoli d’Europa, che non ha ancora una raccolta differenziata, ne tanto meno un programma o futuro progetto, che ne prevede l’attuazione. Sembrerà una metafora ma non lo è, Palermo e un unico contenitore di rifiuti urbani d’ogni genere, e una vera e propria pattumiera a cielo aperto. Per i rifiuti è usato soltanto un tipo di contenitore chiamato tristemente cassonetto. Attualmente sono presenti sul territorio altri tipi di contenitore, per la plastica, e il vetro ma che morale della favola sono poi scaricati insieme agli altri rifiuti, una vera fantomatica presa per i fondelli. A mio avviso la differenziate, porterebbe non solo un cospicuo guadagno per l’amministrazione, ma anche molti posti di lavoro, in una città che ha il più alto tasso di disoccupazione.
02L’unico sito esistente per lo smaltimento rifiuti, e la famigerata discarica nella zona di Bellolampo,  è una collina alle spalle della piana ove sorge la città di Palermo, la Conca d'Oro, raggiunge un'altezza di 400 m circa ed è visibile da quasi tutta la città. Tristemente famosa per la cronaca come discarica maledetta.
In tempi antecedenti l’anno 2011 un disastro di proporzioni ambientale, ha sconvolto la cittadinanza intera. La formazione di un lago percolato nella discarica palermitana ha inquinato le acque e il sottosuolo, il percolato inoltre sarebbe tracimato a valle finendo per inquinare, il torrente Celona che alimenta il canale Passo di Rigano le cui acque finiscono nel mare dell’Acquasanta quartiere palermitano. Dalle indagini sono emerse anche l’abbandono di rifiuti speciali, nella discarica di Bellolampo.
Recentemente la discarica é stata oggetto di un attentato incendiario da parte di organizzazioni criminali, che ha distrutto una vasca di contenimento. Causando gravi disagi alla cittadinanza, la città e rimasta invasa dai rifiuti per parecchi giorni fino a lavori di ripristino della vasca, e poi si e aggiunta una nuova vasca di contenimento.
03Ora comincia un vero e proprio vortice,la storia di tutti i giorni in cui i cittadini devono convivere tra i rifiuti, l’invivibilità, e il degrado. Dalle immagini potrete rendervene conto, i cassonetti spesso stracolmi di rifiuti a volte sostano per giorni e giorni fino al sospirato ritiro, da parte dell’azienda preposta al servizio. I cassonetti fanno sempre un odore maleodorante, perché da moltissimi anni non vengono puliti, e disinfettati inoltre l’odore nauseante, e  il liquame che cola sulla strada lasciando a terra macchie e sporcizie.
04E compito dell’amministrazione garantire un servizio d’igiene, che tuteli la salute pubblica e la pulizia dei contenitori attraverso un servizio di controllo.
Specificatamente i vari tipi di contenitori si dividono nella seguente maniera, sono presenti per la raccolta unica i cassonetti muniti di ruote normalmente in ferro di colore grigio scuro con coperchio blu, oppure in minore quantità di colore verde con coperchio bianco in plastica con ruote.
Poi ci sono i contenitori gialli per la plastica, e verdi o grigi per il vetro, bianchi o gialli di forma diversa per la raccolta d’indumenti, gialli di forma cilindrica molto rari per la raccolta dell’olio. Riguardo al ritiro e svuotamento dei rifiuti voglio fare un appunto, il servizio in alcune zone e più regolare in altre zone i tempi si allungano, moltissimo in special modo nell’interland periferico di Palermo, penso che una città e i suoi amministratori devono garantire un servizio equo, e continuo in tutto il territorio.
Attualmente i cassonetti sono ridotti in uno stato pietoso, la maggior parte non hanno più coperchi sono distrutti, e senza ruote inoltre come accade spesso, sono bruciati e hanno un aspetto  vergognoso.
Quando per parecchi giorni i rifiuti non sono ritirati. Le persone non avendo più spazio nei contenitori, sono costretti a gettare le immondizie in strada, e a volte la quantità finisce per ostacolare anche la viabilità.
05E il momento di toccare per mano un’amara e vergognosa verità, ma pur qualcuno deve avere il coraggio di farlo in nome della libera informazione.
Una parte di cittadini di Palermo purtroppo non conosce minimamente il codice etico del cittadino, e con senso molto incivile e selvaggio violando ogni norma della buona educazione danneggia l’intera comunità. La peggiore ed eclatante maldicenza avviene quando non vengono svuotati i cassonetti, puntualmente una vera e propria banda di delinquenti criminali brucia i rifiuti, e i cassonetti, quindi oltre il danno economico del cassonetto, che mediamente costa intorno alle 500 euro inoltre c’è il danno ambientale, dovuto alla combustione dei rifiuti che produce diossina e attraverso l’aria avvelena i cittadini, che abitano nella zona antistante al rogo. La diossina provoca leucemia e tumori. Non contenti bloccano la circolazione trascinando, i cassonetti dati alle fiamme nel cento della carreggiata ostacolando, e bloccando il traffico fino all’arrivo dei vigili del fuoco, e della polizia. Personalmente definisco tali soggetti delinquenti, e criminali, e sorge anche il sospetto che facciano parte di organizzazioni a delinquere, per disseminare il caos e issare la popolazione per scopi ed interessi personali. Dopo c’è un’altra categoria, che sotto le vesti di persone perbene, si libera dei propri mobili, elettrodomestici, e materiali ingombranti, ovunque capita in special modo dove non c’è un flusso di persone e auto, preferibilmente la notte, o in luoghi meno frequentati, riducendo la città ad una vera e propria discarica. 06Altra abitudine comune e quello di gettare i rifiuti fuori gli orari predisposti, gettando senza alcun ordine i rifiuti, e mettendo altri rifiuti nella plastica, e nel vetro ecc…Tutto questo non fa che ostacolare il lavoro degli operatori addetti al servizio ritiro e smaltimento. E anche abitudine di qualcuno certamente poco consone con la civiltà di capovolgere i cassonetti, a Palermo e un fenomeno diffuso.
Una riflessione a tutto questo e un appello, all’amministrazione attuale, che gestisce il comune di Palermo, dato l’evolversi ti tali fenomeni, e sintomi di malessere urbano, occorre in tempi brevi trovare soluzioni, che siano di deterrente contro l’inciviltà e la criminalità diffusa. Uno dei migliori metodi e l’uso di telecamere che consentano alle forze dell’ordine, e della polizia urbana di intervenire in tempi rapidi, contro di chi viola la legge. Inoltre occorre una maggiore presenza nel territorio di pattuglie della polizia urbana, in grado di contrastare, e prevenire ogni attività criminosa, e di violazione al senso civico. Gli agenti di polizia urbana attualmente presenti sul territorio, sono in numero esiguo e non attrezzato a determinati servizi di controllo e vigilanza; Nonostante vi sia un numero superiore di effettivo, ciò lascia molti dubbi sul loro impiego, e mansioni. Credo sia opportuno avere più agenti in servizio esterno, che in ufficio mi auguro che al più presto sia preso un serio provvedimento.
07Altro capitolo che si aggiunge allo squallore di questa umiliata, e povera città, e la storia che sto per raccontarvi, e una faccenda che ha del ridicolo e una vera e propria presa in giro dell’intera cittadinanza.
Nella passata amministrazione comunale furono affittati dei bidoncini di colore grigio, che erano collocati nei pali delle vie, come cestini butta carta. Questi cestini furono affittati da un’azienda spagnola al prezzo di 620 euro ciascuno, per un totale di 12000 cestini e un costo di 7.440.000 euro; attualmente un cestino ha un costo che oscilla tra i 100 e 200 euro.
Dopo il disastro ciclopico di questa portata, l’azienda Amia doveva ritornare al mittente tali cestini, ma la cosa non e stata possibile perché migliaia di cestini sono stati distrutti ho bruciati dal vandalo ignoto. Una beffa dopo l’altra a pagare sempre il solito cittadino, che attualmente  non ha più un servizio efficiente per la mancanza di cestini nelle strade, e quelli che ci sono pochissimi, mezzi bruciacchiati stracolmi di rifiuti mai svuotati o semi distrutti.
 Questa é l’espressione selvaggia  di una società malata.
E mio augurio che l’amministrazione attuale provveda quanto prima alla sostituzione con cestini possibilmente in lamiera, e di proprietà del comune inoltre sarebbe opportuno sensibilizzare l’utente ad un uso coretto attraverso una promozione civica, e culturale sull’uso dei dispositivi dei rifiuti, con l’avviso e gli orari di ritiro rifiuti urbani, inoltre bisogna da subito ripristinare il ritiro di materiale ingombrante a titolo gratuito, come ogni altra città d’Europa secondo le zone i giorni e gli orari. Servizi normalmente svolti in tutto il territorio nazionale, ed europeo attraverso una tassa rifiuti che in Italia da qualche giorno si chiama Tares , quindi la logica prevede che ad un pagamento ci sia un servizio efficiente, e continuo da garantire una città normale che non sia una discarica a cielo aperto come la povera Palermo.
08Altro traguardo da raggiungere in brevi tempi per l’amministrazione attuale, e quello di rendere operativa ed efficiente la differenziata, garantendo il recupero dei materiali, e il ricavato economico utile alle casse comunali per garantire i servizi al cittadino, inoltre e preferibile cercare aziende siciliane che appunto riciclano materiali, e che sono presenti nel nostro territorio regionale. Da una mia ricerca confermo l’esistenza.
Faccio presente che questo passo in avanti permetterebbe all’amministrazione, di creare presupposti ed input di posti di lavoro alla massa di disoccupati che attualmente, e presente sia a Palermo che in tutto il territorio regionale.
Non voglio trascurare nulla quindi questa volta sarò molto capillare, in tutte le sfaccettature negative che mortificano ogni istante i cittadini, e Palermo.
Altro argomento d’affrontare sono le fognature che da molti anni ad oggi esattamente alla data 14 /10 2013, Palermo, e d’intorno e puntualmente allagata dalle improvvise piogge l’ultima del 7/10/ 2013 durata circa 25 minuti ha letteralmente trasformato Palermo in un grande lago. Se questo sì e verificato il problema riguarda all’origine e vale a dire nella funzionalità dei pozzetti fognari distribuiti nelle strade in tutta la città.
09Data la mancata manutenzione e spurgo dei pozzetti, non hanno retto alla quantità d’acqua che si è versata su Palermo, alcuni tombini per la pressione dell’acqua sono saltati in aria, e a conseguenza le strutture dislocate nel sotto suolo sono rimaste allagate fino all’intervento dei vigili del fuoco che attraverso delle pompe hanno svuotati i locali, e spurgato molti tombini fognari.
Se questo temporale, e forte acquazzone sarebbe durato oltre le due ore Palermo sarebbe stata inondata d’acqua oltre i secondi piani, e una tragedia immane avrebbe causato la morte di diverse vite umane, come è accaduto a Genova tanto tempo fa.
Dopo ogni puntuale acquazzone e fuori uscito il liquame dai tombini lasciando in tutta la città, un fetore insopportabile, e una condizione igienica sanitaria molto precaria. Anche qui si raccomanda l’amministrazione di prende atto, e iniziare immediatamente lo spurgo dei tombini fognari, e la rimozione di ostacoli che limitano il deflusso dell’acqua piovana, e di garantire un’igiene sanitaria con una pulizia straordinaria delle strade.
Altro aspetto che mi ha incuriosito molto, sono le fermate degli autobus, ed esattamente le pensiline d’attesa, sono ridotti a veri e propri ruderi di ferro arrugginiti, e con i vetri tutti rotti sembra di essere in una zona di guerra.
Altra indecorosa visione sono alcuni palazzi d’epoca abbandonati al degrado assoluto, poi si incontrano piccole strutture in muratura chiamati chioschi, una volta adibiti a bar ho altro ormai abbandonati da anni e fortemente degradati.
10Alcune pompe di benzina dopo l’attuale crisi economica hanno chiuso e rimane oggi uno spettacolo spettrale, sono ridotte a cattedrali di ruggine sporcizia e vere e proprie discariche di rifiuti d’ogni genere, la vergogna ha superato anche l’immaginazione.
La costa sud meridionale di Palermo, e ormai ridotta ha uno stato pietoso le aiole sono solo delle discariche a cielo aperto, le case costruite e abusive non si contano più, gli spazi liberi sono occupati da posteggi per auto fino ad arrivare quasi a riva, si osservano anche costruzioni abbandonate e reticolati, e cancelli chiusi, che non consentono l’ingresso alla spiaggia e al mare. In spiaggia e un vero proprio orrore  panoramico da brivido, ciò che appare nei pochi spazi dove si può arrivare vicino alla riva e tutta  una grande discarica, e una fognatura a cielo aperto.
A chiusura di questa lunga odissea mi sento come Ulisse, esausto e provato nell’animo da questo lungo viaggio, ricordando la gloria e il passato di Palermo cado nello sconforto del presente, e mi sento vuoto e sconfitto, come un valoroso guerriero che porta a casa l’onore ma non la vittoria sperata.
Palermo e una città cosmopolita e universale la dimora dei popoli del mondo crocevia delle culture e dell’arte, delle genti che hanno convissuto in pace e armonia nei secoli. Oggi Palermo agonizzante grida ai suoi figli, salvate la mia grand’anima non lasciatemi morire io sono la città dell’umanità e della memoria.
A quest’amministrazione ai consiglieri comunali rivolgo l’ultimo accorato appello;
Amministrare una città comporta rispettare la volontà degli elettori, qualunque sia il suo rappresentante e la matrice politica.
Un’amministrazione gestita dalla maggioranza, al suo interno deve avere un confronto libero, e democratico di pensieri e idee. In democrazia; e un dovere che nella maggioranza vi sia una opposizione e cosi pure nell’opposizione che hanno come scopo finale promuovere nel libero scambio d’idee ciò che e bene per i cittadini o più specificatamente gli elettori che hanno demandato i propri rappresentanti politici, a difesa e garanzia verso il popolo, il decoro della città e la vivibilità.
Una particolare osservazione va fatta all’amministrazione che attualmente detiene il governo della città e a tutti i consiglieri.
Ultimamente il governo a disposto il provvedimento riguardante la tassa smaltimento rifiuti urbana cosiddetta Tares.
Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza detto provvedimento che non ritengo garantisca, le attuali esigenze della cittadinanza.
Occorre maggiore libertà democratica nelle decisioni quando, e in gioco la responsabilità e la garanzia dei cittadini. La Tares e una tassa iniqua che non garantisce tutte le fasce sociali disagiate o invalidanti inoltre la tassa rifiuti in questi anni e aumentata in maniera sproposita, e inoltre non e stato dato un servizio efficiente ai cittadini mettendo a rischio la salute pubblica.
Non e accettabile che una percentuale vada allo stato, il comune a molto bisogno di soldi per garantire i servizi e non sono neanche accettabili le dichiarazioni di alcuni consiglieri che hanno espresso un parere favorevole a tali provvedimenti. In pratica e stato calpestato il diritto di garanzia dei suoi cittadini, ormai da qualche tempo delusi da una politica apatica, e miope ai bisogni della gente.
La politica oggi e una forma spettacolare, che gioca molto sull’immagine dei leader ma il tempo dei leader, e dei consensi facili, e finita. Oggi la cittadinanza chiede sindaci e consiglieri operai pronti a lavorare sodo per ricostruire Palermo.
Il consiglio comunale deve avere il coraggio di sconfessare una richiesta del governo centrale , e il primo cittadino ne deve fare carico, protestando fortemente quando tali provvedimenti ledono la cittadinanza. Non sì da un voto per fare la bella faccia al governo nazionale, si vota solo ed esclusivamente per garantire il popolo.
E compito dell’amministrazione promuovere cultura in tutte le sue svariate forme, ma e priorità promuovere anche la cultura della civiltà tra la gente che vive a Palermo.
La cultura non deve essere circoscritta alle classi intellettuali e privilegiate la cultura non e un fatto privato e di pochi  ma e del popolo un popolo civile colto informato, educato, e un grande popolo. Palermo ha lo stesso diritto che possono avere città europee e mondiali come Oslo, Roma, Berlino, Parigi, Londra . Madrid, Vienna, Mosca, New York, Montreal, ecc…
Noi tutti c’è la possiamo fare, dipende da noi, dimenticate la politica che c’è stata fino ad oggi, diventate tutti servitori del popolo. E rivolgo anche un accorato appello a tutti i cittadini siate umili e lavorate con grande senso civile per la gloria e lo splendore della città senza tempo della città felicissima della nostra amata Palermo.
Grazie a tutti voi per la vostra generosa pazienza, un abbraccio.

Aldo Di Vita

Recapiti mail    aldo.divita@hotmail.it   cell 3493967434
 
Palermo 14.10.2013 .

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