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Olio Extravergine di Oliva di San Cipirrello, Catarratto di San Giuseppe Jato, Acqua ed Agrumi di Altofonte, Formaggi di Pecora e di Vacca Cinisara di Santa Cristina Gela, Cannoli di Piana, Pane di Monreale, sono solo alcuni dei prodotti presentati in occasione del Festival dello Jato a Palermo  che si è svolto lo scorso 16 aprile presso le Terrazze della Rinascente a Palermo. Scopriamo, di seguito, gli obiettivi del ‘patto’ dello Jato.

Il ‘patto’ tra Palermo e la Valle dello Jato

Un patto che punta a valorizzare i territori e le loro tipicità attraverso un reciproco scambio tra loro e la Città di Palermo. Il capoluogo siciliano stringe un accordo con la Valle dello Jato per la promozione e lo sviluppo delle attività economiche e culturali di quest’area. Chilometro zero, prodotti Dop e Igp, ma anche la valorizzazione delle tradizioni da tramandare alle future generazioni tra gli obiettivi del patto.

L’iniziativa

L’iniziativa mette insieme i sindaci dei comuni di: Altofonte, Angela De Luca; Monreale, Alberto Arcidiacono (che ha delegato alla firma l’assessore Rosanna Giannetto); Piana degli Albanesi, Rosario Petta; San Cipirello, Vito Cannella; Santa Cristina Gela, Giuseppe Cangialosi.  Che trovano sponda nel primo cittadino della città di Palermo, Roberto Lagalla, che riconosce l’importanza dell’interscambio con l’entroterra e si impegna ad agevolare le relazioni tra l’area urbana e l’entroterra montano e della Valle dello Jato. (il patto è stato sottoscritto per la città di Palermo dall’Assessore Giuliano Forzinetti.

Roberto Lagalla: “Un passo importante per l’enogastronomia siciliana”

“Con questo patto d’area i comuni della Valle dello Jato fanno un primo passo importante per uno sviluppo moderno del territorio e della sua promozione. Palermo sarà al loro fianco” – afferma il sindaco di Palermo Roberto Lagalla – “perchè io credo che la capacità di cooperare tra le comunità sia uno strumento importantissimo che altrove ha dimostrato di essere efficace per creare valore sui territori.”

Il patto dello Jato

Il patto dello Jato

Il piano è stato sottoscritto nel corso del “Festival dello Jato” nella Terrazza della Rinascente a Palermo. È intervenuto il presidente della commissione attività produttive: Gaspare Vitrano, che ha sottolineato l’importanza di sostenere le piccole aziende sugli aspetti commerciali. E Bruno Lo Bianco, dirigente dell’assessorato agricoltura, il comparto regionale di riferimento.

Presentato il Catarratto 2022 dell’azienda Di Bella

“Il lavoro sul Catarratto è un lavoro sul territorio, – spiega Sebastiano Di Bella titolare dell’omonima cantina che su questo vitigno sta investendo molte energie, – proprio per questo la sinergia tra chi rappresenta le comunità della Valle dello Jato è estremamente importante per la valorizzazione di questo antico e prezioso vitigno siciliano.”

Le eccellenze enogastronomiche siciliane

Simbolicamente legate a quest’area molte eccellenze gastronomiche note in città: l’acqua e gli agrumi di Altofonte, il pane di Monreale, i cannoli di Piana degli Albanesi, il vino Catarratto, i formaggi di pecora, il caciocavallo palermitano, l’olio extravergine di oliva. Una vasta gamma di prodotti e sapori strettamente legati al territorio, con caratteristiche organolettiche uniche e spesso inimitabili, frutto di una particolare commistione di clima, tecniche, varietà e saperi.

Patto dello Jato

Patto dello Jato

La Valle dello Jato, uno scrigno di gemme preziose

I piccoli comuni della Valle dello Jato sono incastonati, come preziose gemme, sui Monti di Palermo, e cingono la città come una corona. A sud si apre la Valle dello Jato, ricca di un’antica vocazione agricola e pastorale, con un affascinante paesaggio contrassegnato da picchi, altopiani e laghi. Quest’area, che rappresenta la parte naturalistica ed agricola della città, vanta la presenza di un ricco patrimonio archeologico, ambientale e antropologico. Custodisce e rappresenta in maniera eminente la dimensione agricola e naturalistica dell’entroterra di Palermo ed è custode di alcuni elementi unici della cultura produttiva e gastronomica del palermitano e della Sicilia.

La medaglia d’artgento a Salvatore Bilello

Ospite d’eccezione, Salvatore Bilello un giovane di Camporeale che con la mortadella prodotta nella macelleria di famiglia si è aggiudicato la medaglia d’argento al concorso nazionale tenutosi a Modena, nell’ambito di IMeat, la più importante fiera nazionale del settore tecnico per la lavorazione della carne. Accompagnato dal Sindaco di Camporeale Luigi Cino. LA presenza di Camporeale non è un caso, spiegano gli organizzatori, in quanto la comunità di Camporeale ricchissima dal punto di vista agricolo è parte integrante del sistema agricolo della Valle dello Jato.