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00Dopo l’apertura del megastore di Catania, l’azienda svedese di mobili e accessori per la casa a basso costo, pensa a Palermo. Un’idea che era già sbocciata nel 2009, e che finì in un nulla di fatto.

Un investimento di circa 50 milioni di euro, per un totale di 300-400 posti di lavoro: sono questi i numeri del nuovo punto vendita che Ikea vuole aprire a Sud, in Sicilia. Sarà per la crisi, sarà per gli importanti risultati registrati dallo store etneo, fatto sta che al Comune di Palermo sono nuovamente aperte le trattative per un nuovo mega-negozio di mobili e complementi d’arredo svedesi.

Le prime indiscrezioni trapelarono in marzo, con l’apertura del nuovo punto vendita di Pisa: ora si sta cercando di portare avanti le trattative per l’area agricola di Roccella, una zona che dopo il no su Brancaccio e l’area industriale della Bandita, dovrebbe far risparmiare all’Amministrazione, parecchi soldi.

Un polo commerciale vitale, che include già le aree vendita del colosso francese di bricolage Leroy Merlin e le molteplici sale del cinema UCI, e che proprio con l’arrivo dei nordeuropei potrebbe veder completarsi la sua viabilità: dalla bretella dell’autostrada, al capolinea della linea tramviaria 1, fino al parcheggio per pullman che potrebbe giungere fino alla stazione del passante ferroviario.

Il 25% dei clienti Ikea di Catania provengono da Palermo, che in quanto capoluogo della regione più grande d’Italia risente della mancanza di un punto vendita in loco.
L’azienda multinazionale dal design democratico, è presente in quasi tutto il mondo con ben 315 punti vendita, 222 solo in Europa e 21 in Italia. Ma Ikea utilizza l’Italia anche per l’8% delle sue produzioni, 34% se ci si riferisce anche alle cucine. Già nel 2010, annata importante per la compagnia, si parlò di nuove aperture sul territorio nazionale.

La società a bandiera gialla e blu, è nota per avere un occhio di riguardo verso ambiente e persone; dopo la realizzazione dell’Ikea Way on Purchaising Products and Services, nel 2000, ogni punto vendita della catena deve conformarsi alle scelte di sostenibilità, ambientale e di risorse umane, messe appunto dalla casa madre, una sfida che vede coinvolta soprattutto Palermo, nonché tutti gli altri store di prossima apertura a Torino, Roma, e nella bergamasca.

Dopo la leggera flessione nel 2012 e il passo felpato del 2013, gli svedesi non arrestano la loro scalata al successo, che in ogni caso si aggira attorno ai 30 miliardi di euro circa di fatturato. Rinnovato il catalogo e ripensate le collezioni, Ikea torna nel nostro Paese per investire, e lo fa in particolare al Sud, dove il tasso di disoccupazione è particolarmente elevato e alte sono le percentuali di giovani che lasciano la propria regione per trasferirsi altrove, a Roma o al Nord.

Autore | Enrica Bartalotta