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PALERMO – Un infermiere 50enne dell'ospedale Civico di Palermo è stato aggredito due volte nello stesso turno. Tra pugni e porte divelte, inseguimenti e medici barricati in una stanza in attesa della polizia, si è assistiti a una sorta di sceneggiatura. Raccontata con dovizia di particolari da "Palermo Today". La testimonianza della vittima è eloquente: "Lavoro qui da 5 anni e la situazione è peggiorata. Sul posto di lavoro ormai si respira un clima di paura che non riguarda solo noi ma anche gli altri pazienti, ma nonostante ciò ieri qualcuno di loro si è schierato dalla nostra parte ed è intervenuto di fronte a queste scene di violenza".

Il primo contatto, ricostruisce "Palermo Today", è avvenuto tra l’infermiere e i tre parenti di una ragazza arrivata al pronto soccorso dopo un incidente stradale in codice verde. I tempi d’attesa fra gli accertamenti, la valutazione ortopedica e quella neurologica sembrerebbero essere stati un po’ più lunghi del necessario. Da qui a offese e spintoni il passo è stato breve, nonostante l’intervento della guardia giurata in servizio al pronto soccorso e di qualche paziente.

Dopo un’ora di caos, durante la quale qualche paziente ha preferito anche lasciare l’ospedale, la situazione è lentamente tornata alla normalità. Ma la ragazza, poi, è tornata con un uomo. Il padre, forze in virtù diqualche conoscente tra gli addetti alla sicurezza, è riuscito a entrare in una stanza riservata al personale e si è subito scagliato contro medici e infermieri: "Tu devi servire a mia figlia". Poi avrebbe cercato di aggredire la dottoressa che aveva preso in cura la figlia.

A quel punto è intervenuto l’infermiere, che si è messo in mezzo ai due e ha chiuso una porta nel tentativo di lasciare fuori l’aggressore. "Ha sferrato un pugno alla porta, l’ha divelta e mi ha inseguito. Poi mi ha colpito al volto ma sono riuscito in qualche modo a difendermi. Sono intervenuti altri colleghi e la guardia giurata, ma io e la dottoressa ci siamo dovuti barricare in un'altra stanza per oltre 20 minuti, chiamando la polizia e attendendo l’intervento di una volante", spiega la vittima. "Palermo Today" spiega ancora:

Dopo il primo episodio l’infermiere aveva preferito non farsi refertare per continuare il suo turno e non lasciare i colleghi. Poi ha dovuto cedere: "Mi hanno dato un giorno di prognosi e sono andato via. L’apertura del nuovo pronto soccorso ci sta dando una mano, però non possiamo non sottolineare la mancanza di serenità che si registra tra il personale e i pazienti. Questa aggressività rischia di condizionare le nostre capacità di valutazione, di cui dobbiamo rispondere all’utenza e anche sotto il profilo civile. Spesso, ma questa è una mia opinione, la rete dei medici di famiglia non riesce a gestire il flusso e la gente viene qui senza reali ragioni, contribuendo a creare il caos negli ospedali". Entrambi gli episodi sono stati segnalati alla direzione sanitaria e alla polizia che procederà solo in caso di formale denuncia da parte dell’ospedale.