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PALERMO – Avrebbe perso conoscenza dopo essere caduto da una sedia, nella sua abitazione. I suoi familiari hanno subito lanciato l'allarme al 118, ma l'uomo è deceduto in ambulanza, durante la disperata corsa verso l'ospedale. I parenti di un 65enne palermitano ieri sera hanno chiesto l'intervento della polizia al pronto soccorso dell'ospedale Cervello, dove il paziente è giunto senza vita.

Alla notizia del decesso, in preda alla disperazione, i figli hanno preteso di sapere di più su quello che è accaduto al padre, che fino a quel momento non avrebbe avuto alcun problema di salute grave, puntando il dito contro un presunto ritardo dei soccorsi. I dettagli di questa storia parecchio controversa vengono resi noti da "LiveSicilia".

Una prima ispezione cadaverica è stata effettuata dal medico legale. Il magistrato di turno ha acquisito la cartella clinica del 65enne e la documentazione del 118 per fare luce sul decesso. La salma è stata nel frattempo trasferita all'istituto di Medicina legale, dove verrà effettuata l'autopsia: dall'esame potranno emergere gli elementi che chiariranno le cause della morte.

"La richiesta di soccorso parlava di un uomo non cosciente. Abbiamo quindi attivato un'ambulanza e un'auto medicalizzata, la prima arrivata in 12 minuti, la seconda in 17", spiegano dal 118. E ancora: "Il paziente, visto il codice rosso neurologico, doveva essere trasferito a Villa Sofia, ma il suo peggioramento in ambulanza ha reso necessario il trasporto all'ospedale più vicino, il Cervello. Nonostante siano stati effettuati tutti i tentativi per rianimarlo, è deceduto. In base ai nostri accertamenti nel corso della procedura non rileviamo criticità né nei modi, né nella tempistica". Ma la famiglia vuole andare più a fondo.