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I carabinieri del Nucleo Investigativo, in esecuzione di un decreto di esumazione straordinaria di cadavere e perquisizione emesso dalla Dda, hanno trovato nella bara del boss Agostino Badalamenti, morto dodici anni fa, una borsa contenente una pistola. La salma si trovava nel cimitero di Santa Maria di Gesù, a Palermo. Badalamenti, morto a 46 anni nel 2005, era ritenuto reggente del mandamento mafioso di Porta Nuova.

Il boss era stato arrestato in flagranza di reato per l'omicidio di Michele Lipari: allora, si era finto pazzo, riuscendo a ottenere la semi infermità mentale ed evitando l'ergastolo. Venne rinchiuso nel manicomio giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto per 18 anni. Scontata la pena, fu nominato da Bernardo Provenzano reggente del mandamento di Porta Nuova, il maggiore di Palermo. Arrestato di nuovo nel 2003, con l'accusa di associazione magiosa ed estorsione, morì due anni dopo per una malattia.

La pistola è stata ritrovata dopo le dichiarazioni del collaboratore Salvatore Bonomolo: secondo quanto ha raccontato agli investigatori, prima della tumulazione del cadavere avrebbe inserito all’interno della bara una pistola e un pacchetto di sigarette.