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Il Monastero di Santa Caterina è uno di quei luoghi che bisogna necessariamente visitare quando ci si trova a Palermo. Ogni giorno sono davvero tanti i turisti che si fermano per ammirarlo: è un edificio ricco di storia e rimane una testimonianza di spiritualità. Fino a oggi è stato possibile vedere gli interni del monastero e anche i suoi tetti, dai quali si ammira una invidiabile vista.

Per la prima volta, da sabato 24 marzo, le 15 celle che prospettano sul chiostro verranno aperte alle visite: si tratta delle stanche che erano destinate alle religiose di nobile famiglia, con arredi essenziali e vista sul giardino claustrale. Questi locali raccontano una vita austera e fatta di silenzi e preghiera.

I mobili sono per lo più ottocenteschi e l'unico, piccolo lusso è una veranda dalle tende bianche, una sorta di essenziale boudoir scaldato dai raggi del sole. Sul balcone, invece, un lavacro di fattura barocca per le ablusioni delle signore. Saranno esposti anche piccoli oggetti penitenziali. Le stante furono sistemate nel XVIII secolo, ma l'attuale configurazione deriva da una vita quotidiana mutata nel tempo, ma rimasta sempre legata alle regole della clausura domenicana.

Il Complesso sarà tutto visitabile da sabato 24 marzo fino al 2 aprile, lunedì di Pasquetta, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18. Gli appassionati dei dolci di badia potranno acquistare le famose pecorelle pasquali ripiene, realizzate secondo le ricette e gli antichi stampi del monastero. L'ingresso ha un costo di 5 euro e gli incassi verranno impiegati per il recupero del Monastero.

Giovedì Santo, 29 marzo, alle 18 sarà celebrata la S. Messa della Cena del Signore. Dopo la celebrazione la chiesa sarà aperta tutta la sera e la mattina del “Venerdì Santo” per la visita all’altare della Reposizione (i famosi sepolcri che saranno realizzati secondo lo stile delle Suore).