Nel luglio 2013, pochi mesi dopo la sua elezione, Papa Francesco sceglie Lampedusa come meta del suo primo viaggio apostolico. L’isola, simbolo delle tragedie dei migranti, colpisce profondamente il Pontefice. “Ero rimasto colpito dal dramma dei migranti e dai ripetuti naufragi”, dichiara Francesco, come riportato dal reportage Il viaggio di Francesco, in onda il 27 aprile 2025 alle 12:25 su Rai 3 nella rubrica Tgr Mediterraneo. Quel giorno, la sua omelia introduce l’espressione globalizzazione dell’indifferenza, un monito che risuonerà in molti suoi discorsi successivi, invitando il mondo a non ignorare le sofferenze altrui.
L’omelia di Lampedusa
Durante la visita a Lampedusa, Papa Francesco pronuncia un’omelia che lascia un segno indelebile. Davanti a migliaia di persone, denuncia l’indifferenza globale verso i migranti che perdono la vita nel Mediterraneo. “La globalizzazione dell’indifferenza ci rende tutti ‘innominati’, responsabili senza nome e senza volto”, afferma, parole che il reportage di Tgr Mediterraneo ripropone per sottolinearne l’attualità. Il racconto si arricchisce con la testimonianza di Vincenzo Morgante, oggi direttore di Tv2000, ma all’epoca caporedattore della redazione siciliana della Rai. Morgante descrive l’atmosfera di quel giorno, segnato dall’incontro tra il Papa e i migranti, un momento di profonda empatia e riflessione.
Storie di impegno e memoria
Il reportage si sposta poi a Gaza, dove emerge la storia di Vittorio Arrigoni, giornalista e attivista rapito e ucciso da terroristi islamici nell’aprile 2011. Arrigoni dedica anni a documentare le atrocità della guerra nella Striscia di Gaza, diventando una voce per i diritti umani. Sua madre, Egidia Beretta, ne perpetua la memoria parlando nelle scuole italiane, condividendo il suo impegno per la pace. “Vittorio vive nei cuori di chi crede nella giustizia”, dichiara Egidia, come riportato nel programma. La sua testimonianza aggiunge una dimensione personale al racconto delle crisi umanitarie nel Mediterraneo.
Crisi economica in Giordania
In Giordania, Tgr Mediterraneo esplora l’impatto dei conflitti mediorientali sull’economia locale. Il turismo, una delle principali risorse del paese grazie a siti come l’antica città di Petra, subisce un forte calo. Le tensioni regionali, inclusi i conflitti in Siria e Iraq, riducono l’afflusso di visitatori, mettendo in difficoltà migliaia di operatori del settore. Il reportage evidenzia come la Giordania, nonostante le sfide, continui a preservare il suo patrimonio culturale, con Petra che rimane un simbolo di resilienza e bellezza senza tempo.
Malta, set cinematografico globale
Il programma dedica un segmento a Malta, che negli ultimi anni si afferma come hub dell’industria cinematografica internazionale. L’isola offre scenari naturali e strutture versatili, perfetti per ambientazioni che spaziano dall’antica Roma alle tempeste marine. Produzioni hollywoodiane e serie tv sfruttano luoghi come la Valletta e le scogliere di Gozo, attirando registi da tutto il mondo. Tgr Mediterraneo sottolinea come il cinema contribuisca all’economia maltese, creando opportunità di lavoro e promuovendo il turismo culturale.
Una rubrica storica
Tgr Mediterraneo, alla sua trentatreesima stagione, si conferma un punto di riferimento per il giornalismo della Rai. Realizzata a Palermo dalla Tgr Sicilia, in collaborazione con altre testate Rai, le sedi di corrispondenza estere e il canale francese France 3, la rubrica racconta le complessità del Mediterraneo con profondità e rigore. Sotto la guida del condirettore Roberto Gueli, del caporedattore Rino Cascio e del curatore Nicola Alosi, il programma si avvale di una redazione compostaensics da Vicky Sorci, con edizione di Emanuele Guida e Antonio Prestigiacomo. La sua longevità testimonia l’importanza di narrare le storie che uniscono e dividono i popoli del Mediterraneo.