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01Presso il parco archeologico di Sabucina (o Sabbucina), si susseguirono le storie delle civiltà antiche che abitarono l’Isola. Sito sul monte omonimo appartenente alla provincia di Caltanissetta, nel territorio facente capo al parco è dunque possibile visitare i resti degli insediamenti che modellarono il volto della Sicilia antica, dall'Età del Bronzo antico (XX-XVI secolo a.C.) fino al periodo Romano.

Questo sito fu scoperto negli anni Sessanta da Piero Orlandini, diventando così il primo villaggio di questo tipo a essere scoperto in Sicilia. A esso si aggiunsero poi le antiche città di Pantalica e Cassibile.

Il villaggio originario ha sicuramente origini pre-elleniche: fu, infatti, costruito dai Sicani, una delle popolazioni che vennero ad abitare l’Isola ab origine.
Si dice arrivarono da popolazioni di Liguri stanziati nella Penisola; altri invece pensano che fossero di origine iberica. A loro probabilmente si deve il passaggio del toponimo da Trinacria a Sikania.
Vi sono testimonianze della cosiddetta ‘Cultura di Castelluccio’ di Pantalica Nord e di Cassibile, antiche civiltà caratterizzanti l’Età del Bronzo, che hanno soprattutto modellato le zone della Val di Noto, dell’agrigentino e del ragusano.
“Patrimonio dell’Umanità” dal 2005, Pantalica è nota per la ottima conservazione (dato il periodo a cui si riferisce) delle numerose necropoli sparse sul suo territorio, e dell’Anaktoron, che fanno pensare all’esistenza di una civiltà pre-ellenica.

Presso l’antica città di Sabucina, sono ancora visibili le cosiddette ‘tombe a grotticella’, sepolcri scavati nella roccia che caratterizzano anche il sito di Pantalica e di Castelluccio, più una capanna adibita a santuario.
Di Sabucina, sono soprattutto vivide testimonianze della prima età greca.
Intorno al VII secolo a.C.: il centro era infatti organizzato in abitazioni rettangolari a più ambienti dislocate sulla sommità della collina. Verosimilmente, nel VI secolo a.C. fu realizzata la cinta muraria, e nel V secolo a.C., sulla base dei documenti dello storico greco Diodoro Siculo, il re Ducezio la distrusse. La ricostruzione avvenne nella seconda metà del secolo: fu dato un nuovo orientamento agli ambienti e una nuova cinta muraria, che era caratterizzata da torri quadrangolari. L'abitato fu abbandonato alla fine del secolo, per essere poi ripopolato nel IV secolo a.C., anno della definitiva distruzione, probabilmente per mano di Agatocle, tiranno di Siracusa.

Ai piedi della montagna fu rinvenuto il sacello di Sabucina. Famoso reperto storico in terracotta risalente al VI secolo a.C. Esso rappresenta un tempietto con tetto spiovente sormontato da due figure di cavalieri, mentre il basso timpano ospita il fregio di due maschere di tipo gorgonico.

Autore | Enrica Bartalotta