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Ci sono anche orribili riferimenti a Yara Gambirasio, la 13 di Brembate uccisa 6 anni fa, nell'inchiesta della polizia postale del Trentino Alto Adige, coordinata dalla procura di Trento e denominata "Black Shadow". L'operazione ha già portato all'arresto di 10 persone, mentre altre 48 in questo momento risultano indagate. Gli investigatori hanno trovato sul computer di uno degli arrestati una sorta di dossier di circa 40 pagine su Yara, con fotografie accanto a preghiere blasfeme e filastrocche

L'uomo che aveva le immagini di Yara ha 53 anni ed è un impiegato "insospettabile" di Rimini (leggi qui i dettagli). La vicenda del presunto dossier su Yara verrebbe ora seguita dal pool difensivo di Massimo Bossetti, l'uomo condannato all'ergastolo per l'omicidio. L'inchiesta "Black Shadow" ha svelato una lunga catena di presunti pedofili che si nascondeva nel web, scambiandosi immagini e comunicando grazie a programmi di messaggistica istantanea di più largo utilizzo.

L'inchiesta è nata con l'arresto, nel febbraio 2016, di un uomo di 38 anni residente in in Alto Adige. Era stato trovato in possesso di 4 terabyte di immagini e video contenenti esibizioni pornografiche di minorenni di età compresa tra i 3 e i 12 anni. L'arrestato ha detto di aver scaricato i file dalla navigazione internet da soggetti dei quali non era in grado di indicare generalità o ulteriori elementi utili alla loro identificazione. Questo ha inevitabilmente insospettito gli investigatori informatici della polizia, che hanno individuato tra le prove digitali un utilizzo massiccio dell'applicazione voip, oltre a una rubrica con decine e decine di contatti.