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Si torna a parlare del vulcano Marsili e delle conseguenze di un suo possibile "risveglio", dopo il terremoto di magnitudo 3.2 che si è verificato lo scorso mercoledì mattina (con epicentro nel mare che bagna la Calabria). Il Marsili è un vulcano sottomarino che si trova nel Tirreno meridionale e appartiene all'arco insulare eoliano: si trova a circa 140 chilometri a nord della Sicilia e a circa 150 chilometri a ovest della Calabria ed è il più esteso vulcano d'Europa.

Viene indicato come pericoloso perché potrebbe innescare un maremoto che colpirebbe le cose tirreniche meridionali. Nel 2010 una nave oceanografica del CNR ha iniziato una campagna di studi sul vulcano sommerso e sono stati rilevati rischi di crolli potenzialmente pericolosi, che testimoniano instabilità. 

Il Marsili è un vulcano attivo che sta nel mare. Il pericolo di una esondazione è reale. Il vulcano c’è e non è spento. Siamo a rischio", dice il professore Francesco Dramis, come riporta il Mattino.

La sua natura esplosiva e le sue dimensioni potrebbero provocare uno tsunami che colpirebbe in meno di 30 minuti Campania, Calabria e Sicilia.