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Dopo le tante polemiche delle scorse settimane, si apre un nuovo capitolo nella vicenda relativa all'intervista a Salvo Riina, figlio del boss Totò, andata in onda durante una puntata di Porta a Porta. Un "fermo richiamo" è arrivato alla Rai dall'Agcom (Autorità garante per le comunicazioni), per la trasmissione del 6 parile. Il presidente Marcello Cardani, dopo aver esaminato l'esposto del deputato Michele Anzaldi del Pd, ha inviato una lettera al dg della tv pubblica Campo Dall'Orto.

Ecco cosa scrive Cardani, come riportato da Repubblica:

"L'intervista segnalata appare presentare talune criticità quanto alle modalità e alla contestualizzazione della stessa, nonché alla complessiva caratterizzazione del personaggio intervistato".
 
"L'intervista – scrive il Garante – avrebbe dovuto curare con la dovuta attenzione alcuni aspetti cruciali quali ad esempio una più esauriente ricostruzione delle biografie del personaggio intervistato e delle altre persone citate ed una più rigorosa contestualizzazione storica dei fatti. Al contrario, la censurabile unilateralità di molte fasi dell'intervista, condotta senza un adeguato contraddittorio, e con le reticenze e le omissioni dell'intervistato lasciate senza sostanziali repliche idonee a fornire al telespettatore una rappresentazione veritiera e completa, hanno pregiudicato in particolare la completezza delle informazioni in ordine ai fatti di cronaca oggetto di narrazione ed alle conseguenze che ne sono scaturite in ambito giudiziario, nonché posto oggettivamente in secondo piano quel valore irrinunciabile che è il rispetto della sensibilità degli spettatori e, primo fra tutti, del dolore dei parenti delle vittime di mafia".
 
"Deve  peraltro  sottolinearsi  che  la  delicatezza  del  tema  associato  alla rappresentazione del fenomeno criminale mafioso impone che la lealtà e la completezza dell'informazione ad esso relativa siano contestuali e immediate. Al riguardo, non soccorre il rinvio ad altre occasioni, e ad altre trasmissioni, per una più completa rappresentazione dei fatti".
 
"E in ragione di tali considerazioni l'AgCom ha deciso di rivolgere un fermo richiamo a codesta concessionaria, invitandola ad adeguarsi, per il futuro, in modo rigoroso, all'indirizzo interpretativo qui sunteggiato". Il Garante si riserva di intervenire in maniera più "incisiva" se la Rai dovesse ripetere questi comportamenti.