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Il XIV premio “Peppino Impastato”, un riconoscimento di grande prestigio nel panorama civile e culturale italiano, istituito nel 2011 dalle associazioni “Casa Memoria Impastato” e “Musica e Cultura“, quest’anno ha visto tra i suoi vincitori notevoli esponenti dell’arte e della musica. La cerimonia di premiazione si svolgerà l’8 maggio presso il cinema Alba di Cinisi, in un evento che anticipa l’anniversario della tragica scomparsa di Peppino Impastato.

Durante l’evento verrà presentato anche il documentario “Male Nostrum“, realizzato in collaborazione con Amnesty International, con la partecipazione di Francesca Corbo (Amnesty International Italia) e Vito Fiorino (pescatore di Lampedusa).

I vincitori dell’edizione corrente

Tra i premiati di quest’anno spiccano l’associazione “A Nome Loro“, che ha organizzato un concerto di grande impatto nei luoghi un tempo dominati dal boss Matteo Messina Denaro. A loro si aggiungono i Marlene Kuntz, celebre gruppo rock che nel corso dei suoi trent’anni di carriera ha più volte reso omaggio a Impastato. Non meno importante, lo spettacolo teatrale “Il Mare a Cavallo“, ispirato a Felicia Bartolotta Impastato e realizzato da Manlio Marinelli, interpretato da Antonella Delli Gatti e diretto da Luca Bollero.

Il significato del Premio Peppino Impastato

Il premio “Peppino Impastato” si conferma come un tributo all’impegno etico e sociale, in memoria del giovane attivista di democrazia proletaria assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. Salvo Ruvolo, rappresentante dell’Associazione Musica e Cultura, ha sottolineato come il premio riconosca annualmente a Cinisi artisti e creatori il cui lavoro riflette un forte impegno verso i valori di uguaglianza, pacifismo, ecologia e libertà. Questi principi sono considerati essenziali per il rinnovamento culturale e sociale della società.

Un’eredità di impegno e cultura

La storia del Premio “Peppino Impastato” è costellata da illustri vincitori che hanno contribuito significativamente al dibattito culturale e sociale in Italia. Figure come Ascanio Celestini, Carmen Consoli, Alessandro Mannarino, Daniele Sepe e Teresa Mannino hanno ricevuto in passato questo importante riconoscimento, dimostrando come l’arte possa essere un potente veicolo di cambiamento.