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Pietro Sclafani, l'automobilista palermitano che ieri ha travolto e ucciso Tania Valguarnera, giovane dipendente di un call-center che stava andando a lavoro, ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della questura. Sono stati completati gli esami tossicologici ed è stato accertato che Sclafani aveva assunto una notevole dose di stupefacenti; secondo alcune indiscrezioni, riportate dall'Ansa, al momento dell'incidente stava anche parlando al telefono.

Oggi si dovrebbe tenere il processo per direttissima: per lui l'accusa è di omicidio colposo, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale. Nel 2014 gli era stata ritirata la patente per eccesso di velocità, il documnento gli era stato riconsegnato ma, dopo altre contravvenzioni per guida troppo veloce, era stato avviato un nuovo iter di sospensione della patente.

In quattro anni – sostengono gli inquirenti – avrebbe avuto oltre dieci multe, tutte per eccesso di velocità. L'incidente è stata ripreso dalle telecamere di un bar della strada: l'impatto con Tania Valguarnera, che stava andando al lavoro al call center Almaviva, è stato violentissimo. dopo l'incidente, Sclafani è fuggito, ma è stato fermato dagli agenti poco dopo: ha negato tutto e cercato di resistere all'arresto.