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01La salsiccia pasqualora è un insaccato di carne di maiale, prodotto tipico siciliano inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

Il suo nome deriva dall'usanza di riservare alcuni tagli della carne di maiale al periodo di Pasqua, quando viene fatto l'insaccamento che asserve al consumo nel periodo estivo.
È un piatto tipico della provincia di Trapani, specialmente dei borghi di Erice, Paceco, Calatafimi, Alcamo, Castellammare del Golfo, e San Vito Lo Capo, ma ormai la sua preparazione è diffusa in tutta l’Isola, specie nelle zone montane. Appartenente all’arca del gusto Slow Food, è invece la salsiccia pasqualora di Caccamo, in provincia di Palermo, alla quale la città ha dedicato una sagra.

Noto già nell'antichità romana, questo prodotto venne citato da Virgilio nelle “Georgiche”. È una salsiccia di sola carne di maiale tagliata in punta di coltello e macinata con piatto a fori larghi. A essa vi si aggiungono 30 grammi di sale per ogni chilo di carne, pepe nero (5 grammi ogni chilo), peperoncino, vino bianco e semi di finocchietto selvatico. Una volta prodotta viene fatta stagionare per una o due settimane.
È un secondo piatto nutriente che spesso viene consumato alla brace, o, ancor più spesso, viene mangiato crudo, come un salamino.

Ogni anno, alle pendici del Monte San Calogero, le vie del centro storico di Caccamo ospitano la salsiccia tipica che non viene macinata meccanicamente. Essa viene poi messa a stagionare per 3-4 settimane e solitamente consumata come antipasto. La prima edizione risale all’aprile del 2010, quando la degustazione del prodotto tipico, venne fatta precedere dalla ‘zabbinata’, ovvero una presentazione di ricotta, siero e tuma. Assieme alle pennette alla salsiccia pasqualora caccamese, venne poi presentata la panacèna, dalla caratteristica forma a croce con ‘4 pizzi’; la panacèna è un dolce a base di fior di farina e lievito naturale, arricchito con zucchero e anice, e dà il secondo nome alla sagra.

In serata, il borgo di Caccamo si è animato di cittadini, turisti e curiosi, che hanno partecipato alla visita per le vie del paese con tappa al Castello. L’iniziativa, messa appunto dall'associazione culturale "Sicilia & Dintorni" era stata organizzata sotto la guida di un esperto in costume d'epoca. Dopo il castello, il tour portava alla mostra fotografica sui Castelli di Sicilia, alla Casa-Museo del contadino e per finire, agli stand con degustazioni di nutella di pistacchi, creme e confetture.

Incerte le origini del paese, che pare abbia un impianto urbanistico di origine cartaginese. Il Castello, di origine medievale, è uno dei più imponenti di Sicilia e d’Italia. Venne fatto erigere nel XII secolo, con le caratteristiche tipiche del maniero da difesa; di pregevole fattura è il Salone della Congiura.

Autore | Enrica Bartalotta

Foto da: http://parcodeinebrodi.blogspot.it/