Enilive ha avviato il primo impianto in Italia dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel), situato nella bioraffineria di Gela.
Con una capacità produttiva di 400mila tonnellate l’anno, il nuovo impianto rappresenta quasi un terzo della domanda prevista in Europa per il 2025, in linea con le normative del regolamento europeo ReFuelEU Aviation.
Un obiettivo ambizioso per la sostenibilità
Il regolamento (UE) 2023/2405 stabilisce quote crescenti di SAF nei carburanti aerei, con una quota minima del 2% dal 1° gennaio 2025 e un incremento graduale fino al 70% entro il 2050. La strategia di Enilive mira a soddisfare questa domanda in crescita, posizionandosi tra i leader europei nella produzione di biocarburanti sostenibili.
Accordi e prospettive di crescita
Dal settembre 2022, Enilive ha siglato accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF, sfruttando la sinergia tra la bioraffineria di Gela e altri impianti del gruppo Eni. L’obiettivo dell’azienda è incrementare la capacità di produzione fino a 1 milione di tonnellate l’anno entro il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030.
Materie prime e processi produttivi
La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione di 736mila tonnellate l’anno di biomasse, utilizzando materie prime di scarto come oli alimentari esausti, grassi animali e sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. Grazie all’implementazione di nuove tecnologie e processi, la produzione di HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) permette di ottenere un carburante più pulito e performante.
Espansione internazionale e nuove bioraffinerie
Enilive ha annunciato ulteriori investimenti per espandere la produzione di SAF, con nuovi impianti previsti a Venezia, in Malesia e in Corea del Sud. La bioraffineria di Porto Marghera sarà operativa entro il 2026, contribuendo ulteriormente alla crescita della produzione di biocarburanti HVO a livello globale.
Le dichiarazioni di Enilive
“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando confermano la nostra strategia di crescita sostenibile,” ha dichiarato Stefano Ballista, Amministratore Delegato di Enilive. “Abbiamo iniziato a investire in questo settore più di dieci anni fa e oggi siamo tra i primi al mondo a produrre quantitativi significativi di SAF”.
Innovazione e investimenti per il futuro
L’innovazione tecnologica ha permesso di potenziare le strutture esistenti, con l’aggiunta di nuove unità di isomerizzazione, un reattore e una sezione di separazione prodotti, oltre a investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle materie prime. La costruzione di una terza linea di degumming consentirà un’ulteriore diversificazione delle materie prime impiegate.
L’importanza della produzione di SAF per la transizione energetica
Il SAF rappresenta un’opportunità strategica per ridurre l’impronta di carbonio dell’aviazione, migliorando la sostenibilità ambientale del trasporto aereo. Con l’obbligo di quote crescenti stabilito dall’UE, Enilive si posiziona come attore chiave in questo cambiamento, contribuendo alla decarbonizzazione del settore.