Troveranno sepoltura in diversi comuni dell'Agrigentino le salme dei giovani profughi morti assiderati nel canale di Sicilia a 110 miglia dall'isola da Lampedusa. Sono in corso infatti le operazioni di trasferimento a Porto Empedocle (Agrigento). A coordinare le operazioni Il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Sono stati una ventina i comuni della provincia di Agrigento a rispondere all'appello del Prefetto per offrire sepoltura alle vittime. Due verranno sepolti ad Alessandria Della Rocca, due ad Aragona, due a Burgio, due a Cammarata, tre a Canicattì, quattro a Cianciana, uno a Favara, due a Grotte, due a Montallegro, due a Palma di Montechiaro, uno a Porto Empedocle, uno a Ribera, due a Santo Stefano di Quisquina e tre a Sciacca.
Gli uomini della Squadra mobile di Agrigento e della Polizia scientifica di Palermo hanno interrogato ieri fino a tardi i 75 superstiti migranti che si trovavano a bordo dell'imbarcazione soccorsa. Dai racconti emerge che il gommone in cui erano stipati gli oltre cento profughi è rimasto in mare per tre giorni e che quasi subito ha cominciato a imbarcare acqua. Solo uno dei cadaveri è stato identificato dai compagni di viaggio: un ivoriano di 31 anni. L'età media delle vittime è stata stimata tra i 18 e i 25 anni.
Secondo Carlotta Sami dell'Unhcr – che ha raccolto le testimonianze dei nove migranti soccorsi da un rimorchiatore a oltre cento miglia da Lampedusa e arrivati poche ore fa sull'isola – i gommoni coinvolti nel naufragio erano tre e dunque ci sarebbero almeno 203 morti in tutto. "Complessivamente erano tre i gommoni con i migranti a bordo – spiega Sami all'Adnkronos – su uno c'erano anche i 29 profughi poi morti assiderati e i 76 superstiti. Su altri due gommoni c'erano più di 210 persone. Di queste ne sono state tratte in salvo solo nove". Secondo il racconto dei superstiti ai mediatori culturali su un gommone c'erano 105 immigrati e sull'altro 107. "Uno dei due gommoni è affondato – raccontano tra le lacrime – e l'altro si è sgonfiato davanti provocando il panico a bordo". I nove superstiti sono stati tratti in salvo dal rimorchiatore che poi li ha trasportati a Lampedusa.