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RAGUSA – Chiusa una casa a luci rosse in via Santissimo Rosario, nel cuore del centro storico di Ragusa. All’interno si prostituivano due transessuali e una donna, tutti di origini colombiane, per 50 euro a prestazione "ordinaria", così come riferito da un cliente. Tutto dipendeva dalle richieste dei clienti: i prezzi così oscillavano da 50 a 200 euro a seconda dei gusti e delle dalle richieste sessuali. Così sale a cinque il numero di case luci rosse chiuse nel 2017 a Ragusa.

Il viavai dalle abitazioni del centro storico ha infastidito i residenti della zona, che un hanno subito informato la squadra mobile. Gli agenti, dopo qualche giorno di osservazione, hanno riscontrato quanto denunciato dai residenti. Giovani e meno giovani andavano nell’abitazione per le prestazioni sessuali, dopo aver preso contatti con le persone che si prostituivano tramite siti internet specializzati. Alle persone non è stata data un’indicazione precisa della via, proprio per eludere i controlli della polizia.

Così i clienti si facevano spiegare dove recarsi ma spesso sbagliavano portone, destando i sospetti dei residenti. Le tre persone che si prostituivano sono tutte in possesso del permesso di soggiorno. Al momento del controllo della polizia dentro l’appartamento c’era un cittadino vittoriese che aveva appena consumato una prestazione sessuale. Il proprietario dell’immobile ha stipulato un contratto regolare con la cittadina colombiana, che ha ospitato i due trans per prostituirsi. Sono in corso accertamenti fiscali per appurare la regolarità dei documenti esibiti e il pagamento delle imposte di registro.