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CALTANISSETTA – Importanti annunci di Renzi per il sud. Durante il suo mini-tour in Sicilia, il premier ha rilasciato dichiarazioni di sicuro impatto: "Abbiamo sprecato troppo tempo perché qualcuno ha pensato di far vincere la cultura dell'austerity e quindi ha dimezzato gli investimenti pubblici in Italia, con un ragionamento filosofico suicida che ha portato alla riduzione di 20 miliardi di finanziamento. Non lasceremo che l'Italia commetta gli errori del passato quando si è deciso di tagliare sulle opere pubbliche perché chi taglia sulle opere pubbliche sta tagliando il suo futuro, la sua possibilità di crescita".

Il presidente del Consiglio è a Caltanissetta insieme con i ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, con cui sta visitando il cantiere per la realizzazione della galleria "Caltanissetta", una delle opere per il raddoppio della statale 640 Caltanissetta-Agrigento nella zona di contrada Bigini, tra Caltanissetta e San Cataldo. Renzi e Delrio presenziano alla firma del contratto di programma Anas Regione per opere 500 milioni.

"Ieri, per la prima volta, dopo anni l'Italia nel terzo trimestre ha fatto segnare un pil superiore a Francia e Germania. Intendiamoci, soltanto nel terzo trimestre ma se per la prima volta dopo anni c'è un segnale più dell'Italia maggiore di Francia e Germania è indice che una parte del paese si è già rimessa in moto. Se riusciremo a far ripartire il sud saremo nelle condizioni di diventare la locomotiva d'Europa", ha aggiunto il premier, che ha parlato di provvedimenti concreti: "Tra poco Del Conte dell'Anpal firmerà un atto molto importante da 730 milioni di euro, che sono quelli della decontribuzione per il 2017. Gli incentivi del jobs act solo per il Mezzogiorno saranno confermati integralmente. Le aziende che scelgono di assumere al sud hanno la decontribuzione totale come il primo anno del jobs act. È una scelta importantissima".

E ancora: "Per troppo tempo c'è stata grande attenzione per il nord e scarsa attenzione per il sud. Abbiamo due Italie, una che cresce in termini di posti di lavoro, cioè il nord, e un'Italia che continua ad arrancare, cioè il sud. I numeri sono 656 mila posti di lavoro in più con il jobs act, 700 mila inattivi in meno e la cassa integrazione che improvvisamente crolla. Ma a fronte di questi tre numeri dobbiamo registrare un'assurda differenza tra nord e sud".