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L'Agenzia Europea per i medicinali raccomanda la sospensione immediata e il richiamo dal mercato Ue del farmaco anti-sclerosi multipla Zinbryta* (daclizumab beta). Sono state 12 le segnalazioni, arrivate da tutto il mondo, di gravi disturbi infiammatori del cervello, tra cui encefalite e meningoencefalite. Tre casi sono stati fatali, fa sapere l'Ema. Le aziende farmaceutiche Biogen e AbbVie hanno annunciato nei giorni scorsi il ritiro volontario del farmaco, dopo che l'Agenzia Europea aveva avviato una revisione urgente del prodotto. Erano stati segnalati, infatti, 8 casi di gravi disturbi infiammatori del cervello.

Una revisione preliminare dei dati disponibili «indica che le reazioni immunitarie osservate possono essere collegate all'uso di Zinbryta – segnala oggi l'Ema – Il farmaco può anche essere collegato a gravi reazioni immunitarie che colpiscono diversi altri organi». Per proteggere la salute dei pazienti, l'Ema raccomanda dunque la sospensione immediata dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale nell'Ue e il richiamo di lotti da farmacie e ospedali.

«Nessun nuovo paziente deve iniziare il trattamento con Zinbryta. Gli operatori sanitari devono contattare immediatamente i pazienti attualmente in terapia, interrompere il loro trattamento e prendere in considerazione alternative. I pazienti che interrompono il trattamento devono essere seguiti per almeno 6 mesi». Biogen Idec «ha già volontariamente richiesto il ritiro dell'autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco e ha informato l'Ema della sua intenzione di interrompere gli studi clinici», conclude l'Agenzia.