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01In un piccolo comune in provincia di Trapani si celebra la cassatella, celebre dolce siciliano a base di ricotta. "Di Gusto in Gusto" è il nome della sagra, che si terrà a Custonaci dal 12 al 14 settembre 2014.

 

Posto all'estremità orientale del golfo di Bonagia, sorto su una collina a 186 metri sul livello del mare, questo paese ha una storia che è strettamente legata a quella di Erice.
Secondo il decreto del 1241 del re Federico II infatti, Custonaci era uno dei sei feudi in cui venne divisa la “Riviera dei Marmi”. Negli anni Cinquanta, fu il primo comune dell’area a guadagnare la sua indipendenza da Erice (Monte San Giuliano, prima del ’34), grazie ai proventi delle cave.

Con i comuni di San Vito Lo Capo, Valderice, Buseto Palizzolo e Castellammare del Golfo, Custonaci dà origine alla frazione balneare di Cornino.

 

Prima della sagra, potreste andare a visitare le Grotte di Scurati, chiaro segnale dell’antico passato del paese. A Natale, presso questi luoghi, si celebra la Natività organizzando un presepe vivente. Potreste poi decidere di entrare presso la riserva naturale orientata Monte Cofano, sito in cui il comune di Custonaci rientra in parte.

Custonaci è noto per l'importante attività di estrazione marmifera, soprattutto quella del cosiddetto "Perlato di Sicilia". Sono circa duecento le cave, che si sviluppano su una superficie di tre chilometri quadrati. Questo marmo unico al mondo, viene esportato in diversi Paesi, in particolare nella Penisola Arabica. Custonaci è il secondo bacino marmifero d’Italia; in piccole quantità, questo marmo tipico, di colore avorio chiaro con chiazze di calcite pura, si trova presso la Basilica di San Pietro. Nelle cave di Custonaci si estrae anche il Libeccio, un marmo rosato conosciuto già nell’Ottocento, che si trova in tutte le chiese barocche della Sicilia.


Una volta giunti presso il centro, potreste visitare la Chiesa Madre della Madonna di Custonaci. Meta di moltissimi pellegrinaggi, questo santuario è il luogo da cui parte la processione che si tiene ogni anno il 27 agosto. Si dice che intorno al 1500, anno in cui venne costruito il tempio, una nave francese scampò a un’enorme tempesta, invocando la Santissima. Riuscì infatti a rifugiarsi nel Golfo di Cornino, e per questo regalò al paese un dipinto che raffigurava la Santa con in grembo il Bambino.

 

Degustazioni della  pietanza a base di ricotta, inizieranno alle 18:00 nel centro storico, presso piazza Matrice allestita per l’occasione.

 

Autore | Enrica Bartalotta

 

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