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DIABETE-COPERTINA-CopiaDal diabete non si guarisce solo con una dieta. Allarme delle Societa’ Scientifiche e Professionali di Diabetologia e delle Associazioni dei pazienti sulle notizie, che sempre piu’ spesso circolano in rete o sui giornali, circa ‘soluzioni’ miracolistiche, in larga parte basate su diete drastiche (cibi crudi, diete alcaline, vegetariane o altro), con la promessa di ‘guarire’ in pochi giorni il diabete e di abbandonare le terapie farmacologiche, inclusa l’insulina. ”Sono iniziative che ci preoccupano – sostengono Diabete Italia, la Societa’ Italiana di Diabetologia (SID) e l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) – e che perentoriamente segnaliamo alle autorita’ sanitarie competenti affinche’ siano consapevoli di quanto di ingannevole e potenzialmente pericoloso viene pubblicamente diffuso e affinche’ intervengano presso l’opinione pubblica per eliminare procedure senza fondamento scientifico”. La comunita’ scientifica nazionale e internazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ e lo stesso Ministero della Salute da decenni sostengono a chiare lettere che la migliore prevenzione del diabete mellito e’ e rimane una sana igiene di vita (regolare attivita’ fisica, dieta equilibrata e sana, moderato consumo di alcool e abolizione del fumo). Il fatto che la dieta sia un pilastro fondamentale del trattamento del diabete e’ un dato indiscutibile e irrinunciabile. Il problema nasce quando la terapia dietetica viene proposta come unica alternativa ai farmaci. Questo rischia, infatti, di creare situazioni estremamente pericolose, soprattutto per le persone con diabete di tipo 1 che, senza insulina possono andare incontro a condizioni a rischio di vita. Il diabete tipo 1 e’ una malattia che deriva dalla perdita delle cellule che producono l’insulina, per distruzione autoimmunitaria, per cui l’organismo ne diventa totalmente privo. La sospensione del trattamento insulinico nella persona con diabete tipo 1 comporta gravissimi pericoli per la salute: chetoacidosi, coma e rischio di morte. Le Societa’ professionali e scientifiche raccomandano dunque di non sospendere assolutamente la terapia insulinica e di contattare sempre il proprio medico prima di prendere in considerazione una dieta di qualunque natura quale che sia il tipo di diabete. Purtroppo soluzioni terapeutiche alternative e mai confermate con adeguati verifiche scientifiche, hanno gia’ prodotto disgrazie enormi. Basti ricordare il caso della sedicenne di Firenze, deceduta pochi anni orsono, proprio in seguito alla sospensione della terapia insulinica, per seguire le indicazioni di una fantomatica curatrice. Basterebbe ricordare come, prima della scoperta dell’insulina, il diabete tipo 1 fosse una malattia che conduceva rapidamente alla morte; non a caso, la scoperta dell’insulina valse ai suoi scopritori il premio Nobel. Per quanto riguarda il diabete tipo 2, per molto tempo definito anche ‘diabete alimentare’, da tempo e’ nota la sua relazione con una dieta troppo ricca di calorie, non equilibrata e il conseguente aumento del peso corporeo. E’ tuttavia necessario sottolineare come la malattia diabetica sia estremamente eterogenea (peso corporeo di partenza, esigenze caloriche in funzione delle attivita’ lavorative e sportive, patologie concomitanti, abitudini di vita e capacita’ di aderire alle indicazioni del medico) e richieda sempre l’intervento di personale sanitario qualificato.

F.F.
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