Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Arresti domiciliari con l'obbligo dell'uso del braccialetto elettronico per i 3 italiani accusati di aver pestato a colpi di mazze da baseball 4 minorenni egiziani a San Cono, nel Catanese. Lo ha deciso il Gip di Caltagirone, Ettore Cavallaro, che non ha convalidato il fermo eseguito dei carabinieri, non ritenendo sussistente il pericolo di fuga, ma ha emesso un'ordinanza restrittiva nei confronti di Antonino Spitale, di 18 anni, e dei fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni.

I reati contestati sono tentato omicidio e lesioni, aggravati da futili motivi e dalla discriminazione etnica o razziale. "Appare chiaro dalle espressioni utilizzate dagli indagati, finalizzate ad allontanare una categoria di soggetti non appartenenti al cosiddetto 'paese, dunque extracomunitari ('siete pezzi di m…, ve ne dovete andare da qua, non dovete più venire nel paese') nonché alla luce degli stessi futili motivi dell'azione, evidenziano la sussistenza di finalità di discriminazione di sfondo razziale ed etnico, essendo tutte le vittime stranieri", si legge nel provvedimento.

Il movente? "Un aggressore riteneva una delle vittime avesse danneggiato la propria autovettura". E l'agguato premeditato: "Essendo esecuzione di un precedente progetto di aggressione".

I tre indagati sostengono di essere le vittime dell'aggressione. I fratelli Severo si sarebbero fermati per aiutare Spitale, circondato da 7-8 extracomunitari. Uno dei due avrebbe impugnato una pistola che utilizza per giocare a softair per farli fermare. Gli ha intimato di allontanarsi e ha tolto loro le mazze da baseball. "Ma gli egiziani – aggiunge il penalista – erano in possesso di colli di bottiglie e pietre e li hanno aggrediti, e loro si sono difesi. Sono i miei assistiti le vittime".

Intanto sono migliorate le condizioni del 16enne egiziano che ha riportato un vasto ematoma cerebrale, ma la prognosi resta riservata.