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555555La sciatica o sciatalgia, spesso erroneamente considerata una patologia o condizione medica a sé stante, indica in realtà un insieme di sintomi, essenzialmente riconducibili ad un’infiammazione del nervo sciatico che, dalla parte bassa della zona lombare decorre nei glutei e scende lungo la fascia posteriore della coscia, dal polpaccio fino al piede; dovuta a una patologia a monte. CAUSE E FATTORI DI RISCHIO: In genere la sciatica è provocata da una compressione delle radici nervose L5 O S1, spesso causata da un’ernia del disco; talvolta da compressione ossea(legata ad artrosi, frattura del braccio, lussazione dell’anca o calibro eccessivamente piccolo del canale spinale lombare), tumorale (tumore delle vertebre, neurinoma, tumore delle radici nervose, tumore della pelvi) o di natura infiammativa (spondilodiscite), inoltre, traumi, incidenti, cadute, sindromi metaboliche, operazioni e iniezioni, età (i dischi intervertebrali possono deteriorarsi parzialmente già prima dei 30 anni e la maggior parte delle persone che soffrono di ernia del disco è compresa tra i 30 e i 40 anni).

SCIATICANegli ultimi anni, con l’aumento della sedentarietà, quindi della sofferenza del muscolo piriforme, una buona fetta di pazienti soffre disindrome piriforme. Anche la gravidanza è un fattore incidente sulla sciatica: l’utero, ingrossandosi, esercita una pressione sul nervo sciatico, in secondo luogo, il maggior peso e la postura tenuta dalle donne incinte, aumenta la tensione muscolare e la compressione vertebrale. Tra gli altri fattori di rischio: il diabete (che aumenta il rischio di lesione ai nervi), la sindrome della cauda equina (un’emergenza neurochirurgica con sintomi precisi: dolore lombare, debolezza degli arti inferiori, disturbi a livello sessuale e sfinterico). Coloro che soffrono di sciatica sono spesso lavoratori giovani e robusti o sportivi, nei quali il dolore è comparso dopo essersi affaticati, dopo aver sollevato un peso, dopo aver compiuto un brusco movimento. Talora essi sentono addirittura un rumore di scrosci ai lombi. In questi casi si può essere quasi certi che un disco intervertebrale si è spostato. Dopo pochi giorni il dolore si attutisce e dilegua ma, di tanto in tanto, per mesi o per anni, i pazienti hanno episodi di lombaggine sino a che, in seguito a qualche sforzo o trauma, compare la vera sciatica. Altre volte l’inizio è subdolo; si avverte solo qualche disturbo nel piegare la schiena, nel sollevarsi, nell’alzarsi dalla posizione seduta oppure quando si tossisce, starnutisce o si fa uno sforzo violento. La sciatica recidiva con facilità: coloro che soffrono di sciatica di lieve grado possono improvvisamente avere attacchi acuti, pazienti apparentemente guariti possono avere una ricaduta ad una minima occasione.

SCIATICA 1SINTOMI: Per ottenere un migliore trattamento della sciatica, occorre riconoscere e capire i sintomi: dolore che va dalla parte bassa della schiena attraverso le natiche fino alla gamba e ai piedi; dolore che peggiora quando si sta seduti e se è forte, può rendere difficile mettersi in piedi e camminare; sensazione di bruciore e intorpidimento della gamba; debolezza o intorpidimento delle gambe o dei piedi; dolore, intorpidimento, formicolio o debolezza ad un fianco, alla parte inferiore del corpo. Inoltre, tosse, starnuti o altri movimenti improvvisi possono intensificare il dolore. Anche se non molto comunemente, ci sono due sintomi associati con la sciatica che potrebbero richiedere cure mediche immediate e un intervento chirurgico urgente: una progressiva debolezza della gamba e un un’incontinenza urinaria o disfunzioni agli sfinteri. Le persone con questi due sintomi possono soffrire di Sindrome della coda di cavallo (cauda equina) e devono rivolgersi immediatamente al medico. DIAGNOSI: La diagnosi di sciatica si basa sull’ esame clinico, che si effettua quando la sintomatologia risale a qualche giorno o al massimo a qualche settimana. Il medico, per definire la causa della sciatica, esegue alcune manovre su tutto il decorso del nervo sciatico in grado di evocare o accentuare il dolore. Gliesami diagnostici servono invece a individuare con precisione la causa della sciatalgia e si richiedono quando il dolore dura da almeno un mese e non vi è una risposta alla terapia prescritta dal medico sulla base dell’esame clinico (radiografia del rachide lombro-sacrale, risonanza magnetica, elettromiografia e neurografia a risonanza magnetica). Gli esami del sangue sono poco utili, se non a volte la VES e la proteina C reattiva, per dimostrare la presenza di un processo infiammatorio in corso.

SCIATICA 3CURE: Nella maggior parte dei casi, la sciatica viene curata con rimedi di automedicazione. Il medico può consigliare la fisioterapia, in particolare nei casi di ernia del disco, dove può essere fondamentale nel processo di guarigione. I programmi di riabilitazione comprendono esercizi per correggere la postura, rafforzare i muscoli che sostengono la schiena e migliorarne la flessibilità. In alcuni casi il medico può prescrivere un antinfiammatorio combinato con un miorilassante per alleviare il dolore; solo nelle fasi acute potrebbero essere prescritti dei narcotici. Anche gli antidepressivi triciclici e gli anticonvulsivanti possono alleviare il dolore cronico, perché sono in grado di bloccare i segnali di dolore diretti al cervello oppure di aumentare la produzione di endorfine, gli analgesici naturali prodotti dall’organismo. RIMEDI NATURALI:Tra i metodi naturali efficaci: sale scaldato o, in alternativa, una manciata di crusca tritata, messi in un asciugamano ed applicati il più a lungo possibile sulla parte dolorante; 1 unguento naturale da applicare sulla zona sofferente, ottenuto mescolando fiori di camomilla secchi e zenzero grattugiato nell’olio di sesamo; erbe medicinali con azione sedativa (infuso di camomilla o di menta), luppolo per contrastare le sciatiche serali, associato alla valeriana, che concilia il sonno; oppure applicazioni locali a base di arnica per la sciatica dovuta a caduta o trauma. E’ fondamentale cercare di muoversi durante la giornata, quindi non stare troppo a letto; tenere la parte dolorante coperta con calze di lana, eliminare i chili di troppo che gravano sulla colonna vertebrale.

Caterina Lenti

MeteoWeb