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PALERMO – Nuovi aggiornamenti sulla scomparsa dei Maiorana. Non apparterrebbero ad Antonio e Stefano, padre e figlio, la scarpa e il sacco trovati dagli investigatori in fondo a un pozzo nelle campagne del palermitano. Questo è ciò che emerge dall'analisi dei carabinieri del Ris a cui la Procura di Palermo ha delegato gli esami sui reperti. I due sono scomparsi nell'agosto del 2007.

Gli oggetti erano sepolti sotto uno spesso strato di materiale edile. Nelle scorse settimane i Pm avevano notificato un avviso di garanzia, per il reato di omicidio, a due imprenditori: Francesco Paolo Alamia e Giuseppe Di Maggio, ritenendo che fossero coinvolti nella scomparsa e nella morte dei Maiorana. Secondo quanto accertato dal Ris, la scarpa ritrovata era da donna e di misura 34-35, mentre il sacco sarebbe stato un prodotto in vendita fino a 15 anni fa, ben prima della scomparsa dei Maiorana.

«Alla luce delle analisi del Ris spero che questa politica del sospetto si interrompa e che la Procura provveda ad archiviare velocemente l'indagine sul mio cliente. Resta il dispiacere per i familiari dei Maiorana che, dopo anni, attendono ancora di conoscere la verità». Questo il commento di Fabrizio Bellavista, legale dell'imprenditore Francesco Paolo Alamia.