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Una speciale classifica ha determinato i 10 scongiuri più utilizzati dai siciliani. Gli scongiuri vengono continuamente adoperati dai siciliani nelle svariate circostanze della vita quotidiana. Secondo il popolo infatti, esistono varie specie di scongiuri, uno giusto per ogni occasione: contro il malocchio, contro le malattie esantematiche dei bambini, contro i vermi intestinali, contro il vomito e la diarrea, contro la sciatica, contro le tempeste, e chi più ne ha più ne metta, per non parlare degli scongiuri amorosi che sembrano essere quelli più frequenti e coloriti. E soprattutto a proposito di quelli amorosi, vengono addirittura invocati ad unirsi agli scongiuri perfino Santi, Angeli, Arcangeli, Serafini e Cherubini, nonchè parenti defunti, chiamati ad intercedere positivamente affinchè l’amore trionfi secondo le aspettative del richiedente. Il popolo siciliano fin dall’antichità ha sempre avuto la tendenza a credere nei poteri soprannaturali capaci di proteggere e difendere, ne abbiamo infatti testimonianze tangibili in parecchi carretti siciliani sulle cui sponde, immagini di Paladini avevano il compito di difendere e proteggere il possessore dall’invidia e la malvagità. Una meravigliosa rassegna di oggetti, più di ventimila, raccolti con dovizia ed amore da Giuseppe Pitrè, il più importante collezionista e studioso di tradizioni popolari siciliane, è in esposizione nel Museo Etnografico Siciliano di Palermo, una documentazione viva e dettagliata degli usi e costumi del popolo siciliano.

CLASSIFICA

I 10 Scongiuri più utilizzati contro il malocchio sono :

1) Fare le corna toccando ferro affinchè qualcosa che non si desidera non capiti, in segno di buon augurio;

2) Toccarsi i genitali (solo per gli uomini) sperando che quella cosa non capiti a se stessi;

3) Buttare il sale alle spalle per scacciare ” l’attasso ” (sfortuna) ;

4) Non passare ed aspettare se un gatto nero ci ha tagliato la strada;

5) Non passare mai sotto una scala, porta sfortuna;

6) Non sedersi mai all’angolo di un tavolo da pranzo, altrimenti non ci si sposa;

7) Mai rompere uno specchio, altrimenti sette anni di disgrazie;

8) Fare tre segni della croce dicendo ” ucchiatura scappissatura non fari mali a sta criatura pi lu sacru cuori di Gesù ottini a mari e non tunnari chiù “, quando vi sentite guardati;

9) ” Sputare ” per cacciare il male, meglio se per tre volte che diventa una provvidenza, ad esempio prima di far visita ad un ammalato, o se si incontra un gobbo, o addirittura certe madri, quando qualche dubbia donna bacia il loro bambino sputano tre volte appena si allontana;

10) Portare una treccia d’aglio per tenere lontane le avversità.