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Sono in tutto come veri e propri pazienti i sei manichini-simulatori inaugurati al Policlinico universitario di Palermo e in uso agli studenti di Medicina di Palermo.

Riproducono con grande fedeltà il corpo umano, hanno accessi per le vene, i genitali intercambiabili, i tubi per gonfiare gli organi interni e saranno il terreno di allenamento degli studenti per compiere diverse esercitazioni, a partire da iniezioni intramuscolari e sottocutanee, prelievo venoso e così via.

Attorniati da un nugolo di studenti del primo anno di Medicina in camice bianco, i manichini in gomma, nudi e stesi sui lettini, si sono “prestati” a prelievi di sangue, con tanto di liquido rosso e di provette. I manichini, acquistati con fondi d’Ateneo, offrono l’opportunità di un’esperienza unica con un effetto del tutto simile a quello che si percepisce accanto a un paziente in carne e ossa. Sono infatti riprodotti con grande fedeltà anatomica, dotati di articolazioni realistiche, mandibola mobile, siti per iniezioni intramuscolari e sottocutanee, braccio e mano per addestramento avanzato su tecniche di iniezione e prelievo venoso, intramuscolare e sottocute.

“Questa sala di addestramento pre-clinico – dice il rettore Roberto Lagalla – è un’importante palestra per i nostri ragazzi che così avranno la possibilità di simulare un’esperienza diretta con il paziente, vincendo le resistenze psicologiche e facendo pratica”. “Educare e migliorare la competenza dei fornitori di assistenza sanitaria – dice Giovanni Zummo, direttore del dipartimento Bionec  – richiede una vasta gamma di strumenti di alta qualità che soddisfano i requisiti più svariati per la formazione. E’ essenziale, infatti, ai fini di una buona preparazione di coloro che aspirano a diventare futuri medici, consentire l’attuazione nella pratica di quello che si apprende in aula. In questo modo lo studente si esercita e impara le corrette procedure da seguire nei vari casi di intervento medico che gli si presenteranno poi nella vita reale nelle corsie di un ospedale”.

La pratica pre-clinica sui manichini ha seguito poi nelle esercitazioni nelle corsie degli ospedali e negli studi dei medici di base. “Circa un centinaio gli studenti che fanno pratica ogni anno all’ospedale Civico, una quarantina al Cervello, diverse centinaia negli studi dei medici di base”, aggiunge il delegato ai tirocini, Piero Luigi Almasio.

La struttura è già in esercizio e permette agli studenti del corso di laurea in Medicina  e Chirurgia lo svolgimento delle attività del tirocinio teorico-pratico di primo anno, inserite nel modulo di insegnamento dell’Anatomia umana. Numerosi docenti della Scuola di Medicina e Chirurgia partecipano con la loro esperienza clinica al progetto con la collaborazione di studenti “senior” già addestrati.