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I numeri sono esorbitanti: oltre 400 persone arrestate, 25 milioni di confezioni di medicinali potenzialmente pericolosi sequestrate e 51 milioni di dollari di valore complessivo. Gigantesca operazione di polizia a livello internazionale per il contrasto al mercato illegale di farmaci online che ha visto coinvolti gli agenti di ben 179 tra polizie, dogane e autorità per la salute di 123 paesi diversi. Si è trattato della più vasta operazione contro la vendita illecita di medicinali online condotta dall'Interpol, a cui ha contribuito l'Europol.

Come spiegano dall'Agenzia Ue, l'operazione di polizia, denominata Pangea X proprio per la vastità dei numeri, è durata diversi giorni, in particolare tra il 12 e il 19 settembre scorsi, e ha portato a un vasto blitz congiunto e all'apertura di oltre mille inchieste parallele. Nell'ambito del blitz oscurati 3584 siti web e sospesi oltre 3000 annunci pubblicitari online di farmaci illeciti. L'operazione ha riguardato i più svariati farmaci ma anche dispositivi medici per l'implantologia dentale, profilattici, siringhe e attrezzatura chirurgica. Sequestrati integratori alimentari e antidolorifici, farmaci antiepilettici e antidepressivi, passando per oltre una tonnellata di pasticche per la disfunzione erettile

Proprio le pasticche per la disfunzione erettile figurano al primo posto tra quelli sequestrati in Italia visto che rappresentano oltre l’80% del totale, seguiti a distanza da antidepressivi, ormoni o finti integratori alimentari contenenti sostanze non ammesse nel nostro paese. Come spiega l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), anche l'Italia infatti da anni assiste al costante aumento del numero di persone che si rivolgono ai canali non ufficiali, come i siti web non autorizzati, per l’acquisto di diverse tipologie di farmaci non ammessi o che richiedono approvazione medica. "Si tratta di medicinali che hanno in comune l’elevata pericolosità per la salute, sia a causa delle condizioni non controllate in cui vengono prodotti, sia per l’utilizzo senza la supervisione del medico", fa notare l'Aifa.