In Sicilia esiste un fiume che custodisce un tesoro raro: il papiro, pianta simbolo dell’antico Egitto, cresce rigoglioso tra le sue acque azzurre, in una riserva naturale che unisce storia, mito e biodiversità.
Un tesoro inaspettato nel cuore della Sicilia
Chi pensa al papiro immagina subito le rive del Nilo e le civiltà che ne hanno fatto un simbolo. Eppure, non serve volare in Africa per ammirarlo. Basta arrivare in Sicilia, terra che da sempre custodisce meraviglie capaci di sorprendere. Qui, vicino a Siracusa, un fiume scorre placido tra vegetazione rigogliosa e riflessi turchesi, regalando uno spettacolo che non ha eguali in Europa: il Ciane, il fiume siciliano dove cresce il papiro.
Il fiume azzurro della Sicilia
Il nome “Ciane” deriva dal greco e significa “azzurro”, proprio come il colore delle sue acque cristalline. Dalla sorgente alla foce, tra curve lente e silenzi interrotti solo dal canto degli uccelli, i ciuffi di papiro si innalzano verso il cielo, creando un paesaggio che sembra uscito da un dipinto antico. È un ambiente che incanta, capace di trasportare il visitatore in un viaggio sospeso tra il Mediterraneo e l’Egitto.
Una riserva naturale unica
Dal 1984, questo luogo straordinario è protetto dalla Riserva naturale orientata del fiume Ciane e delle Saline di Siracusa. L’obiettivo è tutelare non solo il papiro, considerato una rarità botanica in Italia, ma anche l’ecosistema che lo circonda. Secondo una leggenda, il papiro sarebbe stato introdotto in Sicilia dal re d’Egitto Tolomeo, come dono a Gerone, tiranno di Siracusa. Per altri studiosi, invece, si tratta di una specie autoctona, radicata da secoli in questo habitat speciale.
Un’oasi di biodiversità
Accanto al papiro convivono altre piante acquatiche come il crescione, la menta d’acqua e la lenticchia d’acqua, mentre lungo le sponde crescono frassini ed eucalipti. Ma il fascino del Ciane non si esaurisce nella vegetazione: qui trovano casa trote, cefali, tartarughe, granchi d’acqua dolce e una moltitudine di uccelli. Tra i più ammirati c’è il martin pescatore, con il suo piumaggio vivace che illumina il paesaggio fluviale.
Come scoprire il Ciane
Visitare il Ciane significa vivere un’esperienza immersiva nella natura siciliana. Due i percorsi principali: un’escursione in barca, che consente di seguire il corso del fiume fino al mare, o un sentiero ad anello di circa dodici chilometri, perfetto per chi ama camminare o pedalare tra silenzi e profumi mediterranei. Foto di Marco Brunetti – fonte, CC0.
