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Sicily on Wine, evento dedicato alla promozione del vino siciliano, ha aperto i battenti il 15 giugno a Chiusa Sclafani, nel suggestivo Monastero dei Padri Olivetani dedicato a San Leonardo, un edificio seicentesco immerso nella Strada del Vino Terre Sicane.

La manifestazione, che si conclude martedì 17 giugno, riunisce 21 produttori siciliani e 10 buyer provenienti da sette Paesi (Canada, Francia, Grecia, India, Lituania, Polonia, Regno Unito) di tre continenti. Con oltre 200 incontri B2B programmati, l’evento mira a sostenere l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese vitivinicole siciliane. Organizzato da Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network (EEN), la più grande rete europea a supporto delle PMI con oltre 600 organizzazioni in più di 60 Paesi, insieme a WonderFood Communication, il Comune di Chiusa Sclafani e il Sector Group Agrifood, Sicily on Wine offre visibilità a cantine spesso a conduzione familiare. Queste realtà, con una produzione annua inferiore a 100.000 bottiglie, si distinguono per l’uso di vitigni autoctoni, alta qualità e pratiche di sostenibilità, ma faticano a emergere nei grandi circuiti fieristici internazionali.

Incontri B2B e degustazioni per un mercato globale

Le aziende siciliane presentano i loro vini a una platea selezionata di buyer internazionali attraverso incontri B2B mirati. Questi appuntamenti consentono ai produttori di illustrare le peculiarità dei loro prodotti, dai vitigni autoctoni come il Catarratto e il Nero d’Avola alle tecniche di produzione sostenibili. Nei giorni successivi, il programma prevede visite in cantina, dove i buyer scoprono le pratiche di produzione, degustano i vini in abbinamento a prodotti locali e si immergono nell’atmosfera autentica delle aziende siciliane. Una tappa gastronomica presso un caseificio di Chiusa Sclafani completa l’esperienza, evidenziando la ricchezza della filiera agroalimentare dei Monti Sicani. “Sicily on Wine rappresenta un’occasione per unire due grandi sfide del nostro tempo: l’internazionalizzazione delle nostre imprese e la costruzione di ambienti di lavoro più inclusivi e sostenibili”, ha dichiarato Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria e di SFC – Sistemi Formativi Confindustria.

Grapes of Change: un impegno per l’uguaglianza di genere

Un momento centrale dell’evento è la presentazione di Grapes of Change, un progetto europeo finanziato dal programma CERV – Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori, dedicato alla promozione dell’uguaglianza di genere nel settore vitivinicolo. Promosso da SFC – Sistemi Formativi Confindustria con il coinvolgimento di 14 partner europei, tra cui il Medef (Francia), Coldiretti, Confindustria Toscana Servizi, Impact Hub e l’Università degli Studi di Siena, il progetto si estende per 36 mesi. L’obiettivo è creare ambienti di lavoro più sicuri e inclusivi, con particolare attenzione alle donne tra i 18 e i 34 anni, spesso vittime di discriminazioni e violenze. In Sicilia, l’iniziativa vede il sostegno dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, rappresentata dalla delegata Roberta Urso. Grapes of Change sviluppa strumenti formativi e buone pratiche per contrastare la violenza di genere e promuovere reti di supporto durature, replicabili anche in altri settori produttivi.

Un’esperienza immersiva nel territorio di Chiusa Sclafani

Oltre agli aspetti commerciali, Sicily on Wine celebra la ricchezza culturale e storica di Chiusa Sclafani. I partecipanti esplorano il territorio attraverso un tour guidato tra chiese barocche, come quella di San Sebastiano decorata dal Serpotta, palazzi nobiliari e monumenti storici come l’Antica Badia e Palazzo Sclafani, progettato da Damiani Almeyda. In contemporanea, la 56ª Sagra delle Ciliegie mette in risalto le varietà locali moscatella, caddusa e cappuccia, valorizzando le eccellenze agroalimentari della zona. L’evento beneficia del supporto di partner di rilievo come SFC – Sistemi Formativi Confindustria, Verona Fiere e Expocook, rafforzando il suo ruolo come piattaforma di promozione del territorio e del vino siciliano.

Un ponte tra tradizione e innovazione

Sicily on Wine si distingue per il suo approccio integrato, che unisce la promozione commerciale alla responsabilità sociale. Le cantine partecipanti, spesso a conduzione familiare, rappresentano l’anima del Made in Sicily, con un focus su vitigni autoctoni e pratiche sostenibili che rispettano il territorio. L’evento risponde alla crescente domanda globale di vini autentici e sostenibili, come evidenziato da studi recenti che sottolineano l’interesse dei consumatori per prodotti biologici e legati al territorio. Inoltre, l’inclusione di Grapes of Change sottolinea l’impegno del settore vitivinicolo verso un futuro più equo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Prospettive future per il vino siciliano

L’evento si propone come un modello replicabile per altre regioni italiane, combinando l’internazionalizzazione delle PMI con l’attenzione a temi sociali come l’uguaglianza di genere. La partecipazione di buyer internazionali apre nuove opportunità di mercato, mentre le visite in cant(“Sicily on Wine è un’occasione per unire due grandi sfide del nostro tempo: l’internazionalizzazione delle nostre imprese e la costruzione di ambienti di lavoro più inclusivi e sostenibili. Come Sicindustria/EEN e come SFC vogliamo accompagnare le aziende in questo doppio percorso di crescita, commerciale e culturale”, ha ribadito Luigi Rizzolo. Il successo di Sicily on Wine potrebbe consolidare la posizione della Sicilia come leader nel settore vitivinicolo, valorizzando le sue piccole cantine e il loro patrimonio culturale.

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