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Trasferito nella base americana di Sigonella un contingente di 180 marines, "nel caso di necessità future": i militari sono pronti ad intervenire in seguito all'attacco al Parlamento libico, allo scopo di rafforzare la protezione delle ambasciate degli Stati Uniti del Nord Africa, dove le tensioni sono all'ordine del giorno. Non si esclude, inoltre, che i marines appena arrivati a Sigonella potrebbero essere impiegati per la ricerca delle studentesse nigeriane rapite.

Si tratta del team di pronto intervento "Special-Purpose Marine Air-Ground Crisis Response", impiegato per situazioni d'emergenza e missioni rapide. Il gruppo è arrivato nella base siciliana a bordo di due KC130 e quattro convertiplani Osprey, i famosi aerei a decollo verticale. Secondo quanto riportato sulle pagine di Repubblica, i militari presenti a Sigonella potrebbero essere coinvolti in una missione speciale di videosorveglianza che utilizzerà droni e Global Hawk per contribuire alla ricerca delle oltre 200 studentesse rapite in Nigeria dal gruppo di jihadisti di Boko Haram.