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Silvio Muccino, intervistato da Massimo Giletti durante il programma "L'Arena" di RaiUno, ha parlato per la prima volta chiaramente del rapporto con il fratello Gabriele e con il resto della sua famiglia, spiegando i motivi dei continui diverbi. "Il malessere subito in famiglia – ha detto – è stato elaborato in maniera diversa fra me e Gabriele. Lui l'ha portato fuori, anche atteggiamenti fisicamente violenti". Silvio ha spiegato che ad allontanarlo dal resto della famiglia sono stati alcuni fatti che hanno coinvolto Elena, ex moglie di Gabriele Muccino. 

Lei spesso mi raccontava che lui veniva alle mani ed era violento e aggressivo. Ci sono stati ripetuti episodi di violenza domestica. Un'estate poi eravamo nella casa di campagna di Gabriele. Lui era innervosito e andò in camera da Elena. Quando mi avvicinai alla porta vidi lei uscire con una mano sull'orecchio e le lacrime agli occhi. Non sentiva più niente: uno schiaffo le aveva perforato un timpano e ha dovuto subire una timpano-plastica per riacquisirlo in parte.

Parole indubbiamente difficili da pronunciare e da ascoltare. Silvio ha spiegato di non aver avuto il coraggio di dire la verità davanti ai giudici: "Sono stato indotto a mentire e ho negato questo schiaffo davanti ai pm. Ho reso falsa testimonianza. Era una mia responsabilità e scelsi la mia famiglia anzichè la verità. Non me lo sono mai perdonato".

"Spero che questa mia apparizione qui oggi segni finalmente la parola fine. Perché ho detto tutta la verità e la verità rende liberi" – ha aggiunto l'attore. Il conduttore, Massimo Giletti, gli ha poi chiesto se sarebbe disposto a perdonare il fratello, ma la risposta non ha lasciato dubbi: "No, perché questi otto anni di vita non me li ridarà nessuno. Perdonare significa lasciare andare. Ora gli chiedo di lasciarmi andare avanti con la mia vita".