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Stavolta, differentemente dagli ultimi episodi temporaleschi, il maltempo si è accanito sulle regioni dell’estremo sud, preferendo i versanti ionici della Basilicata, bassa Calabria, ed in modo particolare la Sicilia orientale, dove nelle ultime 48 ore si sono abbattuti dei temporali di forte intensità che localmente hanno presentato le caratteristiche di un autentico nubifragio, se non addirittura di pioggia torrenziale. Il tipo di fronte perturbato, riuscendo a intrufolarsi a latitudini piuttosto basse per il periodo estivo, ha fortemente penalizzato l’area ionica. Particolarmente colpito il siracusano ed il basso catanese, interessati dal passaggio di alcune giovani e ben strutturate “Cellule temporalesche” che si sono aggregate in un più complesso sistema convettivo a “Multicella” che per varie ore è rimasto quasi stazionario davanti le coste orientali della Sicilia, scaricando continui rovesci di pioggia fra costa siracusana, catanese e messinese. Come da previsione sopra il mar Ionio si è attivata una avvezione di vorticità positiva, con massimi di vorticità a 500 hpa e 300 hpa, che sono risultati determinanti nello scoppio dell’attività convettiva, sopra un mare già carico di energia potenziale, date le elevate temperature delle acque superficiali, ben oltre la soglia dei +25°C +26°C. La notevole vorticità positiva in quota ha fornito l’impulso per lo sviluppo di moti convettivi particolarmente esplosivi, come avviene sovente in questo periodo dell’anno. Le elevate temperature dei mari, in questo caso, hanno contribuito ad alimentare a dismisura le “Cellule temporalesche” favorendo il rapido sviluppo di imponenti “torri di vapore” (cumulonembi temporaleschi le cui sommità ghiacciate raggiungono gli 11-12 km di altezza, arrivando ai limiti con la stratosfera) che spingendosi verso la terra ferma, seguendo i venti prevalenti nella media troposfera (500 hpa), hanno scaricato forti acquazzoni e in qualche caso, come a Siracusa, dei forti nubifragi, accompagnati da una intensa attività elettrica e impetuosi colpi di vento, legati ai “downbursts” delle singole “Celle temporalesche”, nate e cresciute sul vicino Ionio. In tale contesto balzano agli onori delle cronache i dati archiviati dalla stazione meteorologica di Siracusa che in appena due giorni è stata in grado di totalizzare un accumulo complessivo di ben 365 mm, davvero eccezionale per l’importante capoluogo siciliano. Difatti, dopo i sorprendenti 205 mm di ieri si sono sommati ben altri 160 mm caduti in nottata, durante il transito di altri forti temporali marittimi, sviluppatesi davanti la costa di Augusta, su un tratto di mare piuttosto caldo, per un totale complessivo di 365 mm. Pensare che il precedente record di piovosità mensile risaliva all’Ottobre del 1951, con un accumulo complessivo di 363,8 mm. Ed era il mese di ottobre, non Agosto. A Siracusa ci sono stati ben 13 anni (1922, 1952, 1961, 1967, 1968, 1970, 1974, 1977, 1980, 1981, 1987, 1988 e 1998) in cui l’accumulo totale annuo è stato più basso rispetto a tutta la pioggia caduta nelle ultime 24 ore. Per vedere simili accumuli pluviometrici nel cuore di Agosto in Sicilia bisogna andare indietro di parecchi decenni. Alcuni di questi si verificarono nei piovosi anni 30, quando le estati erano decisamente più fresche e brevi, inframmezzate da frequenti manifestazioni temporalesche, anche violente. Nella sola Messina si ricordano cumulate di oltre 200 mm in poche ore, con tanto di allagamenti e smottamenti lungo il versante orientale dei monti Peloritani. Fortunatamente il maltempo, come da previsione, sta abbandonando anche le nostre estreme regioni meridionali e la Sicilia, dove resiste solo un po’ d’instabilità pomeridiana sui rilievi dell’entroterra. Ma durante il weekend anche queste micce d’instabilità verranno presto diradate dal ritorno del promontorio anticiclonico azzorriano che riporterà condizioni di tempo stabile e soleggiato, secondo i classici canoni del mese di Agosto, in un contesto climatico piuttosto mite. Addirittura sulle regioni meridionali, ed in particolare sulla Sicilia, l’anticiclone oceanico riuscirà a garantire un lungo periodo di tempo stabile, mite e soleggiato fino al mese di Settembre, regalando ai tanti vacanzieri che tuttora affollano le nostre spiagge giornate assolate, con prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, e mitigate dal soffio delle brezze di mare. L’unica insidia potrà essere legata alla consueta attività cumuliforme (caratteristica nel bordo orientale dell’anticiclone delle Azzorre) che nelle ore centrali del giorno potrà favorire la formazione di nubi a sviluppo verticale in grado di dare la stura a brevi rovesci di pioggia e a qualche isolato temporale di calore sui rilievi interni.

 

Di Daniele Ingemi