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01Col termine papavero si intende un variegato gruppo di piante, coltivate o spontanee, che crescono bene in zone temperate e terreni molto fertili. La varietà più comune in Italia è il Papaver rhoeas, facilmente riconoscibile per via del suo colore rosso acceso, che non possiede particolari proprietà. A scopi medicinali e farmaceutici, invece, si usa ilPapaver somniferum, di colore bianco, mentre i semi si estraggono dai Papaver setigerum e dal Papaver nigrum. Sembra che il termine derivi dal celtico, in quanto i semi venivano messi nella pappa dei piccoli per farli addormentare.

SEMI PAPAVERO 3Si pensa che il papavero sia originario di una zona dell’altipiano asiatico situata tra il Pamir e l’Iran dove il frumento si differenziò, in epoche antichissime, prima spontaneamente, poi con l’aiuto dell’uomo. Fu proprio la diffusione del frumento a portare con sé il papavero, definito pianta “sinantropica”, ossia “che segue l’uomo nei suoi spostamenti”, poiché non si diffonderebbe senza i lavori agricoli che riportano alla luce i semi sprofondati nel terreno. Presso i Romani, il papavero era talmente legato alle pratiche di Cerere, divinità delle messi e dell’agricoltura, che la dea era raffigurata con spighe e papaveri tra i capelli e le braccia. L’Impero romano acquisiva e imparava nozioni alimentari o di sopravvivenza in ogni distretto che conquistava e colonizzava. I Romani consumavano solo semi di papavero e non ne producevano olio, mescolandoli crudi al miele come condimento, oppure tostandoli come ingrediente della placenta mellita papavere, un dolce raffinato e molto apprezzato; attribuendo ai semi proprietà toniche e quasi afrodisiache, tanto da pretenderne l’aggiunta al cocetum, una bevanda servita agli sposi novizi prima della luna di miele. Al contrario, i Galli conoscevano soprattutto l’olio di semi di papavero che diffusero progressivamente in tutta l’Europa centrale.

SEMI PAPAVERO 2I semi di papaveromolto calorici, vantando 525 kcal per 100 gr.di prodotto, contengono fitosteroli, in particolare omega 6, che diminuiscono la quantità di colesterolo cattivo a favore di quello buono, prevenendo le malattie cardiovascolari e, grazie alle loro piccole quantità di alcaloidi, tra cui papaverina e morfina, hanno un effetto distensivo sul sistema nervoso, rivelandosi utili come coadiuvanti nei disturbi legati all’ansia. Inoltre, le vitamine C ed E hanno azione antiossidante contro i radicali liberi, principali responsabili dello stress ossidativo e dell’invecchiamento cellulare e le fibre, racchiuse nella buccia dei semini, contrastano i problemi intestinali, favorendo i processi digestivi. Le proprietà benefiche dei semi di papavero, per, sono dovute principalmente ai minerali: il calcio è indispensabile per la salute delle ossa e dei denti, il manganese, oltre a contrastare i radicali liberi, contribuisce a mantenere basso il livello di zuccheri nel sangue, il ferro combatte l’anemia, il rame è coinvolto nella produzione dei globuli rossi, il potassio tiene sotto controllo il battito cardiaco e la pressione sanguigna, lo zinco è efficace nel funzionamento degli enzimi che controllano lo sviluppo e la crescita, la produzione dello sperma, la digestione, la sintesi di Dna e Rna.

SEMI PAPAVERO 1I semi di papavero, bianchi o neri, sono utilizzati anche in cucina per preparazioni dolci e salate. Si possono aggiungere a zuppe e minestre, per decorare e rendere croccanti i prodotti da forno e sono ingredienti tipici negli strudel e nel dolci di Austria e dintorni. Aggiunti negli impasti delle torte, donano un piacevole effetto decorativo. Da provare l’abbinamento con gli agrumi: potete aggiungerli a un’insalata di arance o nella preparazione della marmellata. I semi di papavero bianchi sono tra le spezie che compongono il curry, la miscela di origine indiana. Ma del papavero non si butta via nulla: 5-6 grammi di petali lasciati a riposare in acqua bollente per dieci miniti per poi essere filtrati, consentono di ottenere un infuso da bere all’occorrenza nei casi di insonnia. A scopo sedativo, invece, occorre diluire 40-45 gocce di tintura madre in poca acqua, bevendole prima di andare a letto. Per realizzare in casa unosciroppo contro tosse e pertosse: lasciate a macerare 35 gr. di fiori di papavero in mezzo litro d’acqua bollente per 10 minuti, aggiungendovi poi 600 gr. di zucchero di canna. Scaldate il tutto sul fuoco fino ad ottenere la consistenza di uno sciroppo. Ne occorrono 30-40 gr. al giorno per gli adulti, 10-20 gr. per i più piccoli.