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PALERMO  (di Silvio D’Auria)  –   Protagonista è il cibo generalmente consumato a cielo aperto tra pentole, fornelli e griglie davanti a piccole rosticcerie o bancarelle agli angoli dei vicoli attorcigliati dentro il centro storico. Quel cibo rappresenta la specialità dello street food palermitano dai sapori indubbiamente forti e decisi. Pullanche e babbaluci, polpo e ricci, pani ca meusa e panelle, caldume e polpette alla palermitana,  stigghiole e sfincioni, arancine e crocché, patate e carciofi bolliti.

E’ tutto pronto per la prima edizione del “Panormvs Street Food Festival”, una cerimonia culinaria per il palato a pochi passi dalla Vuccirìa.  La location scelta infatti è quella di piazza San Domenico dove verrà allestito il Village Gastronomico. Secondo la  rivista “Forbes”, Palermo è tra le prime cinque città al mondo e al primo posto in Europa per la tipicità del cibo di strada al quale dedica il primo Festival:  il 18 e 19 aprile  odori e sapori con più di 50 operatori tra espositori e "street fooder", migliaia di degustazioni e uno spazio dedicato alla storia del cibo palermitano. E così la città  diventa capitale internazionale del cibo di strada.

In piazza, a poche centinaia di metri dalla Posta Centrale,  un weekend consegnato già al taccuino internazionale degli eventi culinari con 4 mila degustazioni gratuite. Dalle pizze piccanti di Benny, alle crocchè e rascatura di Arianna, dal pane ca meusa di Nino u Ballerino, ai calamaricchi della zia Pina e la rosticceria di Ganci  fino alla sfincia dei  fratelli Lucchese. "E' l’occasione per avviare una programmazione internazionale del Festival –  ha sottolineato il sindaco Orlando –  e presentare dal cuore della città i nostri prodotti a tutti gli operatori e visitatori locali e stranieri. Una tradizione gastronomica millenaria che unisce cucina araba, ebrea e normanna, un mix di contaminazioni parallelo alla nostra stessa storia”.

Evento di primavera collegato all'Expo 2015 di Milano, una sorta di presentazione anticipata dei prodotti siciliani all'esposizione universale internazionale che aprirà ai visitatori gli ingressi dei grandi padiglioni di Rho per cinque mesi a partire da primo maggio prossimo. La spinta arriva anche da un interesse economico che mira  far conoscere il cibo locale di solito preparato e consumato in pochi minuti per strada a qualsiasi ora del giorno. Abitudine alimentare che sembra rappresentare una costante nelle grandi città, celebrata ogni anno attraverso eventi a tema. Una pausa tra il caos e i rumori del traffico, una abitudine valorizzata con un Festival anche a Palermo.  (Sil.Dau)