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È rimasto conservato in una cassa, all'interno del convento dei frati Cappuccini di Palermo, ma adesso è pronto a essere disvelato. Stiamo parlando di un piccolo capolavoro di un pittore fiammingo del Quattrocento, pezzo pregiato di una grande mostra sulla Sicilia e la pittura fiamminga: l'esposizione è stata organizzata dalla Fondazione Federico II e si terrà dal 28 marzo al 28 maggio nella sala Duca di Montalto di Palazzo dei Normanni.

Nella tavola ritrovata è ritratta Santa Caterina di Alessandria, vissuta al tempo dell'imperatore Massimino, ritratto ai suoi piedi. Era figlia di aristocratici e fu condannata al martirio attraverso una ruota dentata e infine decapitata con una spada.

La tavola viene attribuita al cosiddetto Maestro della Leggenda di Santa Lucia, un artista attivo a Bruges. Originariamente faceva parte di un trittico smembrato: un pezzo è andato perduto, mentre gli altri due sono stati donati dalla famiglia Luna alla Chiesa di San Giacomo, annessa al convento dei Cappuccini di Palermo. Entrambi i dipinti sono stati riscoperti e recuperati.