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Si dovranno realizzare in Sicilia almeno 2 termovalorizzatori: la Conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole in maniera definitiva al decreto del Governo Renzi. La Sicilia, rappresentata dall'assessore Mariella Lo Bello, ha votato a favore poiché il testo prevede la possibilità di realizzare più impianti (il governo Crocetta propone da tempo sei impianti più piccoli, piuttosto che due mega strutture).

I due impianti dovrebbero essere costruiti in centrali Enel dismesse e alcuni rumors fanno riferimento a Termini Imerese (nel Palermitano), S. Lucia del Mela (nel Messinese) e Priolo (nel Siracusano).

L'accordo prevede che in Italia siano costruiti in tutto otto termovalorizzatori, di cui due in Sicilia. Solo Lombardia e Campania hanno votato no. Soddisfazione nelle parole del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti:

Si rompe il principio dell'autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti a livello regionale e si crea una rete unica di smaltimento a livello nazionale. Questo ci aiuta molto ad impostare un lavoro serio e ci serve anche per contrastare le infrazioni comunitarie cui l'italia è esposta. Il piano prevede un aggiornamento annuale che tenga conto anche, oltre ad altre cose, dei piani di smaltimento regionali- spiega Galletti- è chiaro che questo piano parte dal presupposto che tutte le regioni arrivino al raggiungimento degli obiettivi europei, che tutte le regioni arrivino al 65 per cento di raccolta differenziata, che tutte le regioni colgano l'obiettivo di prevenzione della produzione dei riuti del 10 per cento. Fatto questo conteggio- precisa il ministro dell'Ambiente- si inividua ancora la necesità del paese di incenerimento, in questo caso, che equivale a otto termovalorizzatori.

Non sono mancate le polemiche in reazione alla notizia: 

È una scelta scellerata, obsoleta e vecchia – ha commentato Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente sicilia – che non risolve nella maniera più assoluta il problema dei rifiuti.