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Dopo le recenti scosse che hanno colpito il Centro Italia, si torna a parlare di rischio terremoti in Sicilia. In particolare, ci si chiede cosa accadrebbe sull'Isola se arrivasse il "Big One", cioè un possibile futuro e potente terremoto, con un'intensità pari alla massima di quelli registrati nella storia dei singoli terremoti.

La risposta a questa domanda, si legge su La Sicilia, viene da un dossier del 2013, una simulazione realizzata utilizzando diversi paramentri: densità abitativa, dati del Sige, vulnerabilità degli edifici e tipo di terreno dove sorgono. Sulla base di queste informazioni, lo studio elabora i cosiddetti "scenari di danno comunali", con tre diversi scenari simulati: terremoti di bassa, media e alta intensità.

Ecco cosa emerge, come spiegato dal quotidiano:

Se oggi si ripetessero quegli eventi, il quadro – secondo il dossier del Servizio sismico nazionale – sarebbe apocalittico. Catania sarebbe la città italiana con il maggior numero di quelle che nel documento si chiamano “persone coinvolte” (morti e feriti): ben 161.829. A cui si aggiungerebbero 136mila senza tetto. Segue Messina, con 111.622 colpiti e 95.365 sfollati. Siracusa è al quinto posto (63.480 morti e feriti; 49.859 senza tetto), preceduta da Reggio Calabria (84.559 e 74.187) e Foggia (73.539 e 64.468). Pesante anche la stima su Ragusa (32.168 “persone coinvolte” e 27.493 senza più casa), Vittoria (26.399 e 22.835), Noto (10.264 e 8.612) e Pachino (8.278 e 9.245). Il dossier esamina 10 città-campione in Sicilia. Il bilancio: 436.347 fra vittime e feriti; 373.544 senza tetto.

Il Sud-Est siciliano è stato inserito fra le zone a rischio sismico "1", il massimo cioè su una scala che scende fino a "4", insieme a Appennino Centro-Meridionale, parte della Calabria e Friuli Venezia Giulia, nella più recente classificazione dell'Ingc diffusa i recenti episodi del Centro Italia.