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Ti serve un fidanzato/a? Adesso c'è un App per fare finta di averloSi chiama Invisible Boyfriend ed è un servizio che inventa un finto fidanzato per ingannare familiari petulanti e amici inopportuni. Ma la regola fondamentale è che gli utenti non devono mai e in nessuna circostanza innamorarsi dei finti fidanzati. La nuova App è stata lanciata da poco sul mercato del web e spinge il concetto di intimità virtuale molto al di là di qualsiasi altro servizio di finti appuntamenti.

Al momento della registrazione a Invisible Boyfriend puoi progettare il tuo fidanzato o fidanzata come preferisci:  scegli il nome, l’età, gli interessi e i tratti della sua personalità. Puoi dire all’app se preferisci le bionde o le brune, i ragazzi alti o bassi, le persone a cui piace il teatro o lo sport. Poi strisci la carta di credito, paghi circa 20 euro al mese, e il finto uomo dei tuoi sogni comincia a messaggiare con te. A darne notizia è un articolo del The Washington Post.  

Ma attenzione! L’uomo/donna che sta messaggiando con te non è davvero immaginario. "È una persona vera che scrive a molte donne, facendo acrobazie per rispondere alle richieste e alle fantasie di ognuna di loro". Dunque il rischio  – dietro l'angolo – è di innarmorarsi sul serio.

"Lo so come funziona, so bene cosa succede dietro le quinte. Come utente – spiega  Matthew Homann,  il fondatore dell’app – provando il servizio in fase beta ho avuto comunque l’istinto di rispondere alla mia ragazza invisibile subito dopo aver ricevuto un messaggio. È quello che si prova quando si parla con qualcuno, anche se non è nessuno".

Il fidanzato invisibile, spiega Homann, "sono in realtà diversi fidanzati: il servizio funziona grazie a CrowdSource, una società di St. Louis, in Missouri (Stati Uniti), che controlla circa 200mila persone in remoto che lavorano a piccole mansioni".

Quando invii un messaggio al numero del fidanzato virtuale il messaggio passa attraverso Invisible Boyfriend: qui il mittente diventa anonimo e il messaggio viene assegnato a qualche freelancer su CrowdSource. Lui (o lei) guadagna un paio di centesimi per ogni risposta. Non vede mai il mio numero o il mio nome e non è autorizzato ad avere una vera conversazione con me. "In realtà  – confessa Homann  – quel rapporto che tu hai con quello che credi il tuo fidanzato potrebbe essere con sei o sette uomini diversi che rispondono all'occorrenza". 

Secondo Homan lo scopo di Invisible Boyfriend è quello di ingannare amici e familiari degli utenti, non gli utenti stessi. Invisible Boyfriend chiama se stesso una “prova sociale credibile”: se tua madre ti tartassa per sapere quando ti sistemerai, o se il tuo amico non ti lascia stare e continua a provarci, puoi tirare fuori il cellulare e mostrare alla persone di fronte a te le prove della tua relazione. Homann racconta che il servizio ha guadagnato molti utenti anche nei paesi tradizionalisti di America Latina ed Europa, dove i pregiudizi contro l’essere single o LGBT sono ancora piuttosto forti. Ma non è tutto perchè Homann vorrebbe aumentare i servizi offerti: nel futuro i finti fidanzati potrebbero cominciare a mandare lettere o spedire mazzi di fiori al lavoro.